Cosa ci riserva il Teatro alla Scala nei prossimi mesi?
A dicembre e gennaio il grande ritorno per Lo schiaccianoci di Nureyev e a febbraio una serata a quattro firme tra prime assolute e debutti italiani
Ferve l’attività in sala ballo per gli artisti scaligeri impegnati nelle produzioni con cui si aprirà la programmazione di Balletti alla Scala.
A partire dal 15 dicembre, con l’Anteprima giovani andata esaurita in pochi minuti, la serata inaugurale del 17 dicembre e fino all’11 gennaio, torna il balletto che più si identifica con il periodo di festività, e uno dei titoli che più si lega alla storia del balletto alla Scala: Lo schiaccianoci di Rudolf Nureyev, che, a sedici dalle precedenti rappresentazioni, avvenute nel 2006, sarà una nuova vetrina per gli artisti della Compagnia: in 11 recite, cinque cast si alterneranno nei ruoli principali, tutti da scoprire: Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko protagonisti dell’ Anteprima Giovani (15 dicembre), della recita di apertura il 17 dicembre e dello spettacolo del 18 dicembre (ore 14.30) ; Agnese Di Clemente e Claudio Coviello, in scena il 21 e poi il 28 dicembre; Alice Mariani e Navrin Turnbull il 30 dicembre e il 3 gennaio; Martina Arduino e Jacopo Tissi che saluteranno il 2022 nella recita di fine anno, il 31 dicembre (ore 18), poi di nuovo in scena il 4 e il 7 gennaio; Virna Toppi e Nicola Del Freo a cui è affidata la recita del 5 gennaio e la serata conclusiva dell’11 gennaio .
Ma in sala ballo si alternano in questo periodo anche le prove dei quattro titoli, altrettanto nuovi per la attuale Compagnia, che compongono il programma atteso per sette rappresentazioni dal 3 al 9 febbraio, Dawson/Duato/Kratz/Kylián, un “mixed bill” imperdibile, una ricca serata che riunisce con quattro firme di grande originalità diverse generazioni e universi creativi: in prima assoluta la creazione diPhilippe Kratz Solitude Sometimes, in debutto nazionale Anima Animus di David Dawson¸ creato nel 2018 per il San Francisco Ballet su musica di Ezio Bosso; Bella Figura, gioiello del 1995, che ritorna in scena in omaggio a Jiří Kylián e , mai visto alla Scala Remanso, trio maschile che vedrà protagonista Roberto Bolle, creato da Nacho Duatonel 1997 per l’American Ballet Theatre.