Giunto alla sua venticinquesima edizione, Interplay – sotto la direzione artistica di Natalia Casorati – si conferma un osservatorio privilegiato sulla scena coreografica contemporanea emergente, capace di coniugare ricerca artistica, pluralità di linguaggi e apertura internazionale.
Quest’anno saranno presenti 24 compagnie da 8 paesi, con 9 prime nazionali, creazioni site-specific, progetti di comunità e spettacoli presentati nei teatri e negli spazi urbani della città.
Tra i protagonisti della scena internazionale ospiti di questa edizione ci sarà Virgilio Sieni, che chiuderà il festival con Sleep in the Car, una riflessione coreografica sulla libertà e le costrizioni del nostro tempo. A inaugurare il programma sarà invece il potente duetto Viro di Abbondanza/Bertoni, mentre Leïla Ka, una delle voci più originali della scena europea, presenterà due lavori intensi e personali, C’est Toi Qu’on Adore e Bouffées.
Non mancheranno coreografi affermati come Moritz Ostruschnjak, in scena con Cry Why, creazione per due danzatori e due pianoforti, e il duo Panzetti/Ticconi, che torna a Interplay con AeReA, opera dove il gesto danza si intreccia al suono originale di Demetrio Castellucci per riflettere sull’appartenenza e l’identità.
Spazio anche alla nuova generazione di autori italiani e internazionali: Roberto Tedesco, con Decisione Consapevole, affronta il rapporto tra libertà e limite con un linguaggio coreografico rigoroso; Manfredi Perego con Totemica indaga la fragilità e il potere del corpo; Clémence Juglet, Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson, Marion Alzieu, Colectivo Glovo e tanti altri daranno vita a un programma che si muove tra sperimentazione e urgenza poetica, con temi che attraversano l’identità, la trasformazione sociale e il corpo come luogo politico.
Particolare attenzione è dedicata all’inclusione, con progetti come quello della Re_Action Integrated Dance Company, che porterà in scena danzatori con e senza disabilità, e a pratiche artistiche che coinvolgono attivamente il territorio e le comunità, come nella performance partecipata di Stefania Tansini o nei lavori site-specific presentati in contesti periferici.