È una tradizione che si ripete ormai da sedici anni quella che nel periodo natalizio vede il Piccolo Teatro di Milano ospitare sul palcoscenico dello Strehler i giovani allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri.
E come si conviene durante le feste, sarà una fiaba ad incantare il pubblico, dal 13 al 21 dicembre per dieci rappresentazioni: Cenerentola, su musiche di Sergej Prokof’ev e libretto di Nicolai Volkov, con la coreografia dello stesso Olivieri.
Un balletto, commissionato nel 2015 dalla Fondazione Bracco, che viene proposto ad anni alterni al Piccolo e che continua a riscuotere un grandissimo successo. In scena si avvicenderanno due cast che impegneranno complessivamente 87 allievi. Altri 82 allievi, invece, calcheranno il palcoscenico del Piermarini fra il 18 dicembre e il 12 gennaio per Lo Schiaccianoci di Rudolf Nureyev.
Per Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco che dal 2012 è al fianco dell’Accademia Teatro alla Scala come Socio Fondatore, “favorire la crescita culturale e, al contempo, offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare i propri talenti, risponde appieno alla mission della Fondazione che nasce per formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”.
Balletto in due atti, la Cenerentola della Scuola di Ballo scaligera, grazie alla scrittura coreografica di Olivieri, esalta la partitura di Prokof’ev che, come richiedeva l’epoca della composizione, è ricca di danze classiche e popolari, danze di corte e danze esotiche, passi a due, variazioni, valzer, mazurche, pavane e gavotte. Danze che Olivieri ha reso particolarmente fresche per esaltare la preparazione dei giovani allievi.
Nel balletto spiccano per energia e vivacità, nel primo atto, la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, in cui sei scene oltre al prologo sono dedicate al ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le variazioni e il passo a due di Cenerentola e del Principe.
Il carattere di ciascun personaggio è tratteggiato attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta. Le sorellastre, invece, vengono delineate attraverso toni farseschi e goffi, mentre la matrigna entra in scena accompagnata da modulazioni aspre e minacciose, in netto contrasto con le note melodiose e rassicuranti della Fata.
Nel ruolo di Cenerentola si alterneranno Laura Farina (8° corso), che aveva interpretato lo stesso ruolo nel 2022, e Maria Vittoria Bandini, al suo debutto (7° corso). Nel ruolo del Principe, Enrico Farina e Francesco Della Valle, entrambi dell’8° corso.
Alla messa in scena dello spettacolo sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai agli hair & make-up artist, dai fotografi ai videomaker.
Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso di scenografia teatrale. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso di sartoria teatrale, nonché dalla Sartoria Brancato.