Al Teatro Comunale di Ferrara tornano i grandi protagonisti della danza contemporanea.
Il 21 ottobre va in scena l’anteprima mondiale di “Infamous Offspring“, nuovo attesissimo lavoro dell’eclettico coreografo belga Wim Vandekeybus che questa volta indaga le disfunzioni familiari, partendo dalle storie che attanagliano e legano tra loro la famiglia per antonomasia, quella delle divinità dell’Olimpo.
Seguono due prime assolute: il 29 ottobre con “Private Callas”, pièce corale della Compagnia Artemis Danza, con coreografie di Monica Casadei che racconta l’anima frammentata della “Divina” Maria Callas, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, e il 5 novembre con “Ethio-Gnawa Possible Worlds” con l’Orchestra Creativa Emilia Romagna e le danze di Melaku Belay, un incontro tra la musica e la danza tradizionale etiope e le sonorità di ricerca europee.
Tra gli spettacoli più attesi del Festival di danza contemporanea 2023 di Ferrara, sabato 21 ottobre (ore 20.30) – in ANTEPRIMA MONDIALE e PRIMA NAZIONALE – c’è il nuovo lavoro di Wim Vandekeybus, “Infamous Offspring”, che racconta una moderna famiglia “patchwork”, ispirata alla mitologia greca e ricreata attraverso l’universo della compagnia Ultima Vez e della poetessa Fiona Benson, la cui oscura immaginazione solennemente infusa di lirismo debutta per la prima volta a teatro creando i testi per lo spettacolo. Nell’ultimo lavoro di Wim Vandekeybus, coprodotto dal Teatro Comunale di Ferrara, un nuovo cast di attori e danzatori si avventura nel labirinto dei racconti antichi che ruotano intorno agli dei, come proiezioni delle esperienze più varie della vita umana. Sul palco come sullo schermo – altro medium con cui Vandekeybus ama confrontarsi e portare in scena – la danza si fonde con le poesie per creare un unico nuovo mondo. Non mancano le collaborazioni di assoluto rilievo, dalla leggenda del flamenco Israel Galván, alla pittrice e contorsionista scozzese Iona Kewney, che interpreterà Efesto, dio del fuoco.
“Zeus (Daniel Copeland) ed Era (Lucy Black) sono il nucleo del pantheon greco, animato da una prole molto rigogliosa – spiega Wim Vandekeybus –. Come si relazionano questi ultimi con i loro genitori e tra loro? Tutti insieme, formano una “famiglia patchwork”, un mosaico dove ogni membro ha i propri punti di forza, le proprie ambizioni e i propri difetti. Gelosia, adulterio, avidità e molti altri aspetti che appartengono all’esperienza umana sono stati infusi e amplificati in questi personaggi irraggiungibili, in modo che l’umanità potesse rispecchiarsi in essi”.
Sempre il 21 ottobre alle 17.30 al Ridotto del Teatro, prima dello spettacolo, Wim Vandekeybus incontra il pubblico. Modera Francesca Pedroni. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Sempre a Ferrara domenica 29 ottobre (ore 16) è prevista la PRIMA ASSOLUTA di “Private Callas” della Compagnia Artemis Danza, con coreografie di Monica Casadei. Lo spettacolo è dedicato all’indimenticabile Maria Callas, la Voix du Siecle del ‘900 che ha portato in scena le più celebri protagoniste dell’opera. Si contraddistinse per presenza scenica, voce e carisma, e viene ora celebrata in uno spettacolo che mette in luce i chiaroscuri di una vita segnata dal successo e dalla solitudine. Il tema dell’abbandono e della violenza, nel suo aspetto forse più subdolo ed invisibile, ritorna in questa creazione, anch’essa coprodotta dal Teatro Comunale di Ferrara, che mette a nudo il dramma privato di una diva, celato dietro il lusso della sua vita pubblica e la grandiosità delle eroine tormentate che interpretava sul palcoscenico. Una pièce corale per mettere in scena l’anima frammentata de “la Divina”, che incessantemente ha lottato per la propria affermazione e per il ruolo della donna nella società. Il giorno prima, sabato 28 ottobre alle 18 al Ridotto del Teatro, Monica Casadei incontra il pubblico. Modera Carmela Piccione. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il Festival di Danza Contemporanea 2023 si chiude con un’altra PRIMA ASSOLUTA il 5 novembre (ore 16) con “Ethio-Gnawa Possible Worlds”. In scena l’Orchestra Creativa Emilia Romagna diretta da Fabrizio Puglisi e le danze dei ballerini etiopi Melaku Belay e Emebet Woldetsdik. Per l’occasione è stata coinvolta anche la cantante italo-etiope Gabriella Ghermandi che da anni, in veste di scrittrice, racconta con grazia gli incontri, i confronti e gli scontri tra l’Italia ed Etiopia.