Presentata la nuova stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara, una stagione declinata al femminile.
“Energia, incontri, libertà e liberazione sono i nuclei intorno ai quali si muove la stagione di danza 2019/2020”: così Marino Pedroni, direttore del Teatro Comunale di Ferrara, sintetizza gli elementi che caratterizzano la stagione che sta per avviarsi. Un’indicazione significativa, che segnala la concezione alla base delle scelte compiute e dà unità e compattezza a un programma che spazia dal repertorio dell’Ottocento a quello contemporaneo, con collegamenti di grande efficacia fra le diverse arti performative.
La stagione si articola anche quest’anno su due sezioni.
Da ottobre a dicembre il programma, interamente dedicato alla Danza Contemporanea, si caratterizza per la presenza di figure femminili di grande carisma.
Prima fra tutte Eleonora Abbagnato. Étoile dell’Opéra di Parigi dal 2013, l’artista siciliana è per la prima volta ospite del Teatro Comunale di Ferrara, affiancata dai solisti e dal corpo di ballo del Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, il prestigioso ensemble che guida dal 2015. Abbagnato sarà protagonista, il 9 novembre, di una serata interamente dedicata ai coreografi Angelin Preljocaj e Roland Petit dei quali presenterà alcuni fra i più brillanti lavori.
Carolyn Carlson con la sua compagnia tornerà a distanza di molti anni (l’ultima sua esibizione nella città estense risale al 2003, mentre è del 2009 la ripresa della storica coreografia Blue Lady realizzata nel 2009 per Teero Saarinen). Carlson ha scelto di presentare al Comunale di Ferrara in prima nazionale Crossroads to Synchronicity (27 ottobre), elaborazione di un lavoro del 2012 in cui riflette su quelle “coincidenze” che arrivano a cambiare il percorso di una vita.
Altra presenza di rilievo sarà Cristiana Morganti, dal 1993 al 2014 danzatrice del Tanztheater Wupperthal e ancor oggi coreografa ospite della compagnia, che con Moving with Pina (17 novembre) renderà omaggio a Pina Bausch a 10 anni dalla scomparsa. La sua sarà una sorta di “conferenza danzata” in cui, attraverso l’esecuzione di estratti del repertorio della compagnia, racconterà l’esperienza artistica e umana vissuta con l’indimenticata coreografa tedesca.
A fianco di Abbagnato, Carlson e Morganti, il programma di danza contemporanea propone altri nomi di coreografe e danzatrici che, attraverso percorsi molto diversi, hanno conquistato nel panorama della danza e delle arti performative un ruolo che va oltre i confini del nostro paese.
La stagione si aprirà il 22 ottobre con il Nuovo Balletto di Toscana, struttura produttiva di rigoroso impianto professionale sorta sull’esperienza più che decennale dello Junior Balletto di Toscana. Il debutto ferrarese di questa “compagine” è affidato alla coreografia Pulcinella, uno di noi, firmata da Arianna Benedetti, che da anni collabora stabilmente con le diverse realtà sorte intorno alla Scuola del Balletto di Toscana. Di grande interesse in questo lavoro risulta l’analisi della figura di Pulcinella, che si moltiplica inaspettatamente in una figura femminile contrapposta o uguale all’originale.
Francesca Pennini, artista in residenza al Comunale di Ferrara con il CollettivO CineticO, da lei fondato nel 2007, sarà impegnata con un doppio appuntamento in cui prosegue le linee di intervento avviate nella stagione 18/19. Le performance site-specific costruite in relazione ad alcuni fra i luoghi di maggiore rilievo della città vedono quest’anno il gruppo ferrarese impegnato dal 13 al 16 novembre nelle sale della Pinacoteca Nazionale di Ferrara con # Incarnato 496 years of stilness, (più repliche fuori abbonamento per un numero limitato di spettatori): occasione per riflettere sul rapporto tra la presenza del corpo ed il suofarsi immagine. Il 12 dicembre andrà poi in scena in prima italiana Dialogo secondo: Pentisilea Ultras in cui l’ironia concettuale di cui è impregnata la danza di Pennini si confronterà con il segno coreografico trasgressivo e potente di Enzo Cosimi.
Il delicato terreno delle diverse abilità, affrontato anche nella rassegna 2018 in due toccanti episodi, torna nella nuova programmazione con Gentle Unicorn, performance di straordinaria forza creata da Chiara Bersani, attiva sia nell’ambito delle arti visive che in quello della performing art. Presentata fuori abbonamento (il 26 novembre in due repliche con il pubblico sul palcoscenico) in collaborazione con LST Ferrara – La Società a Teatro – la pièce coreografica affronta la figura mitologica dell’unicorno, individuandone il graduale mutamento nel corso dei secoli. La performer, riconoscendo parte di sé in questo essere “senza patria e senza storia” a cui gli uomini hanno attribuito infiniti significati, ne fa simbolo di potenza e diversità, sino a restituirgli un corpo “incarnandolo” nel suo stesso corpo.
In continuità con scelte artistiche che nel corso degli anni hanno prodotto risultati di notevole interesse, uno spazio particolare è riservato al progetto realizzato con la rete regionale Anticorpi attraverso la doppia serata di Fuoristrada, il 5 e il 6 dicembre, riservata alle presenze più significative della giovane danza d’autore, a cui si offre una preziosa occasione di confronto con il pubblico e con diverse generazioni di artisti.
Completa la proposta di Danza Contemporanea 2019 Eins Zwei Drei,esilarante performance per quattro interpreti di Martin Zimmermann, “coreografo, regista, scenografo e clown” (come lui stesso ama definirsi), in grado di coniugare in modo sorprendente danza, musica, teatro e arti circensi.
La programmazione di danza riprende il 15 gennaio con La morte e la fanciulla, una creazione di sicuro richiamo sia per gli appassionati di danza, sia per chi ama la musica classica realizzata per tre danzatrici dalla Compagnia Abbondanza Bertoni a partire dalla famosissima partitura di Schubert. Il 28 febbraio andrà in scena l’americana Hubbard Street Dance Chicago, una delle compagnie più amate del panorama contemporaneo, caratterizzata dal grande virtuosismo edall’impareggiabile versatilità dei suoi danzatori, a Ferrara impegnati nei lavori di alcuni fra i migliori coreografi contemporanei, da Ohad Naharin a Robyn Mineko Williams, da Crystal Pyte ad Alejandro Cerrudo. Ultimo appuntamento della stagione 2019/2020 sarà dedicato alla grande tradizione del balletto classico. Sulla scia del succeso dello scorso anno, il 13 marzo tornerà sul palcoscenico del Comunale il Balletto Yacobson di San Pietroburgo con Don Chisciotte, coreografia di Marius Petipa mai presentata a Ferrara, ora proposta con un cast di ottimi interpreti nella bella versione del coreografo danese Johan Kobborg che, pur fedele alla versione classica, ne arricchisce la partitura con una sensibilità del tutto personale.
La stagione di danza sarà, come sempre, completata da approfondimenti programmati in collaborazione con gli Amici della Biblioteca Ariostea, proiezioni di film e documentari al Ridotto e incontri con gli artisti, workshop di danza e lezioni teoriche rivolte agli studenti degli istituti superiori.