Qualche anno fa, mentre stavo intervistando Sabrina Brazzo alla radio, la nostra chiacchierata si concluse con questa frase: “Non fossi stata ballerina sarei stata una disadattata”. All’epoca non capì realmente il significato di quelle parole; oggi questa frase assume un significato molto importante. Sabrina Brazzo, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, fondatrice insieme al marito, Andrea Volpintesta, della compagnia di balletto Jas Art Ballet dichiara: “Io sono dislessica. L’ho saputo tardi e questo mi ha provocato non poche difficoltà”; difficoltà, che, grazie alla sua tenacia e determinazione nell’inseguire il sogno di ballerina, non le hanno impedito di raggiungere i massimi vertici della sua carriera.
Sabrina Brazzo in prova con la compagnia Kataklò |
LA MIA VITA D’ARTISTA – Storie di ordinaria e straordinaria dislessia è lo spettacolo che andrà in scena giovedì 25 maggio al Teatro Carcano di Milano a sostegno dell’associazione Potenziamenti-Dislessia 360
Da un’idea di Salvo Manganaro e Micaela Masella.
Coreografie Giorgio Azzone, Joe Lampugnani, Margarita Smirnova,
Giulia Staccioli, Andrea Volpintesta, Max Volpini
Con la collaborazione di Centro Studi Coreografici, Accademia Kataklò, Jumpin’ Joe & Friends
Con la partecipazione di Jas Art Ballet
Drammaturgia Riccardo Mini
Regia Valentina Colorni
Produzione Teatro Totale e Jas Art Ballet
Sabrina Brazzo con il marito Andrea Volpintesta ed il figlio |
Qui di seguito l‘intervista audio a Sabrina Brazzo che parla proprio della dislessia, questa difficoltà di apprendimento, che ha sempre fatto parte di sé ma che non le ha impedito di diventare una grande ballerina.
clicca qui di seguito per ascoltare l’intervista: