Con l’ultima recita del Lago dei cigni di Rudolf Nureyev di venerdi 18 luglio si concludono le attività del Balletto scaligero, con il tutto esaurito su ogni recita, e con tre cast nei ruoli principali.
Dopo la pausa estiva, l’impegno degli artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala si concentrerà sul prossimo appuntamento in scena: dal 22 settembre al 3 ottobre, il Trittico Lander / Kylián / Béjart, con capolavori, di diverse epoche del Novecento, simbolo della originalità stilistica e creativa dei loro autori: Études di Harald Lander, che torna alla Scala a 24 anni dall’ultima messa in scena, Petite Mort di Jiří Kylián e Boléro di Maurice Béjart.
Tre capolavori, di diverse epoche del Novecento, in omaggio all’arte della danza e ai danzatori, che sublimano il loro impegno quotidiano nelle emozioni dei balletti che riportano in vita, entrando nel linguaggio e nella creatività dei grandi Maestri e nella loro originalità stilistica. Simbolo ne è Études di Harald Lander, che torna alla Scala dopo oltre vent’anni, raffinata rappresentazione del lavoro dei danzatori dai difficili anni di formazione verso la perfetta fusione di arte e tecnica. Quella che viene esaltata anche nel gioiello coreografico di Jiří Kylián Petite Mort, su due tra i concerti più belli e famosi di Mozart, e nella potente sensualità e trascinante intensità del balletto-icona di Béjart sul Boléro di Ravel, che ritrova sul mitico tavolo rotondo per alcune recite l’étoile Roberto Bolle.