MILANoLTRE apre quest’anno un nuovo capitolo della sua storia. Dopo quasi quarant’anni di visioni, corpi e domande, il Festival entra nel 2025 in una nuova fase con una nuova direzione artistica: Rino De Pace, Fondatore e figura storica del Festival, passa il testimone a Lorenzo Conti, giovane curatore attivo sulla scena nazionale e internazionale, che ne assume la guida per il triennio 2025–2027 con un progetto inedito e un’identità completamente rinnovata. La transizione di MILANoLTRE non è solo generazionale, ma anche di sguardo e mette sempre al centro il corpo attraverso la danza per “stare nel mezzo”.
Bodies-in-between 2025 > 2027 è il titolo scelto per tracciare la nuova direzione del festival, esplorando il confine come spazio creativo e attraversando tre anime contemporanee della città di Milano. Un nuovo ciclo che abita “il confine” tra linguaggi artistici, tra gruppi e comunità diverse, tra il dentro e il fuori, e tra il prima e il dopo. MILANoLTRE nel 2025 intraprende un percorso con la moda ma anche con lo sport (2026) e con il design (2027), per dialogare con le eccellenze del territorio e i settori trainanti a livello nazionale e internazionale e affrontare così questioni, creative, coreografiche, pedagogiche, sociali, geopolitiche di assoluta rilevanza e assieme agli artisti e artiste coinvolte immaginare nuove forme e formati di visione, produzione e trasmissione.
In un’epoca scossa da conflitti, fratture e incertezze, i corpi rivelano quella straordinaria capacità – che le parole da sole non hanno – di accogliere una dimensione di tensione e possibilità, scegliendo di stare nel mezzo, malgrado tutto.
Con più di cinquanta eventi, la 39ª edizione di MILANoLTRE si presenta come una vibrante costellazione in movimento: dal Teatro Elfo Puccini si espande oltre i confini della città, trasformando lo spazio urbano e teatrale in crocevia di storie ed esperienze dal mondo che racchiudono in sé un invito al cambiamento ma anche alla celebrazione della bellezza e della gioia di stare insieme.
Tra debutti internazionali, performance site-specific, conferenze danzate, workshop e progetti speciali, questo programma è il frutto generoso di una rete vitale di partner culturali — associazioni, musei, istituti, università, scuole di danza e centri di formazione — che condividono con noi il forte desiderio di sperimentare nuove forme e formati del ‘fare’ e del ‘vedere’, riverberando la portata di ogni gesto artistico, del più piccolo come del più grande.
A questo cambio di passo corrisponde anche un visual rinnovato. Grazie al bando della Fondazione Italia Patria della Bellezza, nato per sostenere la comunicazione strategica e il branding di progetti che valorizzano il patrimonio culturale e territoriale italiano, affiancati da ArteficeGroup, partner della Fondazione, abbiamo costruito e rinnovato l’identità grafica del Festival.
Cuore del progetto prodotto da MILANoLTRE con la collaborazione e il patrocinio della Camera Nazionale della moda italiana è Dans(e) l’Atelier: “micro-residenze” immersive della durata di 72 ore che coinvolgono ogni anno tre coreografi/e in dialogo con fashion designer, sportivi e designer, finalizzate alla realizzazione e presentazione di un oggetto/installazione/performance durante le giornate conclusive del Festival.
MILANoLTRE nel 2025 è sostenuto da MIC – Direzione Generale dello Spettacolo, Comune di Milano, Regione Lombardia, Teatro Elfo Puccini, Fondazione Banca Del Monte di Lombardia, Ambasciate, Fondazioni e Istituti di Cultura come Fondazione Nuovi Mecenati/Ambasciata di Francia in Italia, Institut Français Milano, Délégation du Québec à Rome. La ricchissima presenza internazionale anche in questa edizione è resa possibile grazie ai consolidati rapporti ultradecennali con Rappresentanze Diplomatiche, Fondazioni e Istituti di Cultura
Il Festival si svolge dal 23 settembre al 19 ottobre negli spazi del Teatro Elfo Puccini e, in questa edizione attiva collaborazioni con il MA*GA – Museo Arte Gallarate e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano che ospitano nuovi progetti coreografici che intersecano il mondo della danza con quello della dell’arte, della moda e delle nuove tecnologie.
Per tutta quasi la durata del festival il focus “Danza e Moda” si diffonde in tutti i luoghi dell’Elfo creando un dialogo tra le arti: lo Spazio Atelier ospita l’installazione Manus Manus di Antonio Marras che viene “abitata” in due momenti specifici dai coreografi Biagio Caravano, durante l’inaugurazione del 26 settembre, e da Andrea Peña il 7 di ottobre.
L’apertura del Festival è affidata a Spellbound Contemporary Ballet diretta da Mauro Astolfi che presenta il 23 e 24 settembre un doppio programma composto da Forma Mentis + Holy Shift in prima nazionale. Forma Mentis di Jacopo Godani è un’esperienza coreografica agita da giovani danzatori che compongono un manifesto artistico per le nuove generazioni, dove l’arte della “danza intelligente” è strumento di realizzazione e mezzo di comunicazione diretta con le nuove generazioni. In Holy Shift di Mauro Astolfi è rappresentata la rottura del paradigma, la fine di un sogno lineare, una specie di “sacro” disorientamento, che non è una dislocazione interiore per un nuovo orientamento, non verso il potere, ma verso la presenza.
Si entra nel vivo del festival il 26 settembre con un focus dedicato a Jacopo Jenna, coreografo, performer e filmmaker, i cui lavori elaborano la contaminazione tra urban dance e danza contemporanea. La sala Shakespeare ospita Alcune coreografie, spettacolo pluripremiato che mette in dialogo la danzatrice Ramona Caia con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danze, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile. La mano, a lungo pensata anche come un condotto di potere, che trasforma l’energia invisibile nel mondo della forma, è protagonista del nuovo lavoro di Jenna, Manifestus (27 settembre).
La stessa sera, in sala Fassbinder, l’artista greco Christos Papadopoulos presenta il suo ultimo lavoro Landless interpretato dal danzatore greco Georgios Kotsifakis, che esplora qui aree sconosciute perseguendo consapevolmente la perdita del senso di sicurezza che l’arte acquisita fornisce, aree che seppur estranee si fondano sulle proprie domande e ricerche personali. Al termine della performance è programmata una festa per il pubblico, con un dj set di Jeph Vanger.
Il 30 settembre, Andrea Peña, designer e coreografa under 35 di origine colombiana ma attiva in Canada dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti, è in prima nazionale con Replica, odissea coreografica per due performer realizzata all’interno di un giardino scenografico che svela le complessità e le sfumature della forma umana, attingendo tanto ad antiche riproduzioni mitologiche della forma umana quanto alle auto-rappresentazioni digitali e alle repliche commerciali del mondo della danza. Il 5 ottobre l’artista è protagonista di una performance site specific che prevede alcune azioni performative all’interno della mostra Atto Unico presso il Museo MA*GA di Gallarate.
Il 4 ottobre, dopo un’assenza lunga 25 anni, riportiamo a Milano il Centre Chorégraphique National de Nancy Ballet de Lorraine, tra le principali compagnie di danza europee che, sotto la guida di Maud Le Pladec, esplora le sfaccettature del contemporaneo. Nel triennio 2025-27 il Ballet de Lorraine è Compagnia associata a MILANoLTRE. Il 4 e il 5 ottobre, va in scena in sala Shakespeare, l’iconico lavoro del 1996 di Trisha Brown, Twelve Ton Rose, coreografia basata sugli Opus 5, Opus 7 e Opus 28 di Anton Webern che si compone di una serie di sontuosi brani d’insieme per 9 performer e di duetti e assoli impegnati in un rapporto deliberato ma poetico con le strutture musicali. A seguire, la stessa sera, debutta in prima nazionale A Folia firmata dal portoghese Marco da Silva Ferreira, omaggio a una danza di pastori portoghesi del XVI secolo attraverso i concetti di estasi, euforia e ribellione collettiva, come motore della costruzione culturale, politica e artistica. Lo spettacolo è parte del focus “Danza e Moda” e prevede la presenza di ben 24 danzatori.

a Folia – Marco Da Silva Ferreira ph. Ronan Muller
Molteplice il coinvolgimento della coreografa italo-giapponese, Masako Matsushita, classe 1986, che il 7 ottobre indaga la relazione tra corpo, memorie sensoriali e tradizioni in UN/DRESS me now, in prima nazionale. In un presente dove il corpo femminile è ancora oggetto di strumentalizzazione, lo spettacolo propone un ritorno all’energia erotica e generatrice come atto di resistenza. La performance in costante trasformazione nella sua ricerca sull’identità femminile e il suo evolversi nel rapporto con il tessuto, ha una declinazione installativa e site specific il 4 ottobre al Museo MA*GA di Gallarate, diventando un dialogo con le strisce di tessuto “fiammato” della maison Missoni.
Si prosegue l’8 e il 9 ottobre con la prima nazionale de IL DANNO, la nuova produzione di Compagnia Susanna Beltrami/DANCEHAUSpiù, ispirata all’omonimo romanzo e film, ha come protagonisti il primo ballerino scaligero Antonino Sutera ed Emanuela Montanari, ex solista scaligera.
Dal 9 al 12 ottobre prende vita il progetto cardine di questo nuovo ciclo di MILANoLTRE, frutto della collaborazione tra MILANoLTRE Festival e CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA.
Dans(e) l’Atelier – microresidenze danza & moda è una formula inedita e ha l’obiettivo di far emergere nuove prospettive e modi di produrre, fare, vedere e comunicare tra settori diversi, stimolando riflessioni sulle identità, le trasformazioni sociali e l’estetica contemporanea, oltre i confini geografici e temporali, creando un terreno fertile di ispirazione e trasformazione assumendo il corpo, come catalizzatore e luogo di esplorazione nonché punto di incontro tra i mondi della moda e della performance.
Tre coppie di coreografe e di fashion designer collaborano per tre giorni per dar vita, all’interno degli spazi del Teatro Elfo Puccini, ad un progetto finalizzato alla creazione e presentazione di un oggetto/installazione/sfilata/performance che viene proposto al pubblico il 12 ottobre. Per il 2025 le coppie coinvolte sono: Alexandra Bachzetzis & Lorenzo Seghezzi, Andrea Peña & Alessandro Vigilante, Masako Matsushita & Tiziano Guardini, affiancate dal collettivo CULT OF MAGIC composto dai compositori sound-designer Francesco Sacco e Luca Pasquino e dalle performer Samira Cogliandro, Giada Vailati e Roberta Racis, a disposizione della creazione artistica.
Ai tre fashion designer, alle tre coreografe, e a CULT OF MAGIC con Roberta Racis è richiesto, prima dell’inizio del progetto, di indicare un tema d’interesse su cui lavorare durante la micro-residenza, per un totale di sette proposte per poi lavorare solo su uno di essi che verrà estratto a sorte soltanto in occasione dell’apertura dei lavori. Gli output (performance, installazione o sfilata) devono essere concepiti per poter essere fruiti dal pubblico in un arco temporale di 15 minuti e replicabili in sequenza per tre volte. In occasione delle due aperture del 12 ottobre è previsto che il pubblico sia suddiviso in tre gruppi (massimo 60 persone per gruppo) che si muoverà da uno spazio all’altro contemporaneamente.
Grande chiusura di Festival (11 e 12 ottobre), con il debutto milanese del Cullberg, anch’esso assente dalle scene milanesi dal 1994, con EXPOSURE di Alexandra Bachzetsis, coreografa e artista visiva attiva a Zurigo, che del corpo femminile rappresenta l’”esposizione”, esaminando le strategie coreografiche del corpo e il modo in cui la cultura fornisce materiale di partenza per i nostri gesti, le nostre espressioni e la mercificazione della fantasia. Uno studio affettivo sul nudo, che affronta la rappresentazione stereotipata del corpo nella cultura pop, nella moda, nell’arte e nei media.
Il Festival, infine, prevede una sezione “Extra”. Il 18 e 19 ottobre. Stefania Ballone, danzatrice del Teatro alla Scala e da qualche anno dedita alla composizione coreografica, debutta con il suo nuovo progetto negli spazi del Museo Nazionale Leonardo Da Vinci Heat-Us a partire dalla ricerca di Giulio Galimberti, dottorando dell’Università Statale di Milano, con il coordinamento dei docenti Chiara Cappelletto e Arcangelo Merla.
Il dialogo con le nuove generazioni di artisti italiani è confermato dal programma della sezione VETRINA ITALIA DOMANI (25 settembre), osservatorio privilegiato della coreografia emergente che accoglie le nuove creazioni di Under 35: SEX.EXE di Pablo E. Rizzo, THAT’S ALL di Davide Tagliavini, HÀ-BI-TUS di Alessandra Ruggeri e Columba domestica di Margherita Celestino.
Alla dimensione “più che emergente” sono dedicate due azioni sviluppate in collaborazione con Fattoria Vittadini il 4 ottobre. Il progetto Affollate Solitudini TEENS giunto alla sua quarta edizione vede misurarsi direttamente con la produzione di una coreografia i giovanissimi allievi di quattro centri di formazione pubblici e privati, Liceo Coreutico Tito Livio, Centro Aida, Accademia Susanna Beltrami/DanceHaus e Centro ArteMente. È riproposto anche il format Absolute Beginners, un progetto nato nel 2023 che prevede per quest’edizione la messa in scena di MOKSHA // मोक्ष” di Tavishi Pownikar e Mattia Giurdanella.
MILANoLTRE è anche ideatore di nuovi format come le Conferenze danzate, lezioni partecipative aperte a tutti, che in questa edizione prevede due appuntamenti, Danza e Moda (1 ottobre) a cura di Francesca Pedroni e Danza e Cinema (8 ottobre) a cura di Maria Luisa Buzzi. Incontri interattivi e performativi, per toccare con mano la danza e lasciarsi coinvolgere dai performer in scena. Le coreografie degli appuntamenti sono riallestite da un cast artistico d’eccezione che si compone dei ballerini scaligeri dei ballerini scaligeri Stefania Ballone, Francesco Della Valle, Enrico Farina, Matteo Gavazzi, Letizia Masini, Said Ramos Ponce, Sabrina Solcia.
Accanto alla programmazione di spettacoli, anche quest’anno sono confermate le iniziative dedicate alla diffusione di una cultura della danza, tra cui incontri di approfondimento e momenti formativi.
Il ciclo Dialoghi su corpo e moda, moderato da Andrea Vigneri (Camera Nazionale della Moda Italiana), vede gli interventi di Patrizia Sardo Marras con Roberta Scorranese (30 settembre) e Claudio Calò con Maria Luisa Frisa (7 ottobre).
Due talk affrontano alcuni dei temi più urgenti del presente coreografico: il primo, condotto da The Upbeat Club, esplora la nuova generazione di creativi della danza milanese; il secondo, in collaborazione con Dance Card e Stratagemmi, interroga lo sguardo critico sul corpo con Alexandra Bachzetsis e Francesca Alfano Miglietti.
All’Institut Français, il 3 ottobre è prevista una conferenza con Maud Le Pladec, direttrice del Ballet de Lorraine e coreografa per le Olimpiadi di Parigi 2024, insieme a Jeanne Friot, stilista e costumista delle cerimonie olimpiche.
Completano il programma interviste, podcast, laboratori di scrittura, fotografia e co-ideazione culturale, oltre a momenti informali di incontro: occasioni per continuare a pensare, e ripensare, la danza, insieme.
Importante, infine, il programma di masterclass organizzato con gli artisti del festival 2025 che si diffonde sul territorio coinvolgendo giovani studentesse e studenti di alcuni tra i più importanti centri di formazione quali Accademia Susanna Beltrami/DanceHaus, Centro ArteMente, Centro Aida, Liceo Coreutico “Pina Bausch”, Liceo Coreutico “Tito Livio”. 14 masterclass tenute dagli artisti: Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet, Jacopo Jenna, Christos Papadopoulos – Georgios Kotsifakis, Andrea Pena, Ballet de Lorraine, Cullberg, Matteo Gavazzi, Francesca Penzo/Fattoria Vittadini.