A Positano due giornate di eventi dedicati alla grande danza.
Positano, riferimento mondiale dell’arte coreografica per il suo legame storico con Massine e Nureyev, ospiterà sulla Spiaggia Grande, tradizionale scenario del Gala, e presso la Villa Romana, due giornate di eventi (6 e 7 settembre) dedicate alla grande danza con un omaggio a Pina Bausch nel decennale della scomparsa, curato da Leonetta Bentivoglio, che della grande coreografa tedesca è stata amica e biografa.
Il Premio alla Carriera è stato attribuito a Nacho Duato. Ballerino e coreografo spagnolo cresciuto con Béjart e Jiri Kylián, nel 1987 ha ricevuto il Premio d’Oro della Danza. Attualmente è direttore artistico del Mikhailovsky Ballet di San Pietroburgo. Le sue coreografie fanno parte del repertorio di numerose compagnie internazionali.
La danzatrice dell’anno è la ‘diva’ Svetlana Zakharova, acclamata interprete sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. “Se Dio avesse pensato alla danza, avrebbe creato Svetlana Zakharova”. Così il divino Mikhail Baryshnikov, rende l’idea del talento di questa grandissima ballerina, stella mondiale delle due punte, étoile del balletto del Teatro alla Scala e del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca.
Premio per l’alta formazione della danza a Gilbert Raymond Mayer, che della “scuola francese” è indiscusso faro. Un metodo preciso – tramandato dai grandi maestri come lui – che ancora oggi riesce a coniugare virtuosismi e raffinatezza.
“Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, il più antico premio al mondo dedicato all’arte coreutica, è capofila di una rete di sistema che riunisce i maggiori riconoscimenti mondiali dedicati al balletto come il Prix Benois di Mosca con il quale il Premio Massine è gemellato, e il Prix BALLET2000 del Palais des Festivals di Cannes, Francia. Frutto del gemellaggio tra Italia e Russia è il Premio Benois/Massine che quest’anno è stato assegnato a Vadim Muntagirov (Royal Ballet).
Positano Danzarcheologia – Si conferma anche quest’anno il legame del prestigioso premio con l’archeologia e con la valorizzazione dello splendido sito della Villa Romana e quindi del MAR – Museo Archeologico Romano Santa Maria Assunta. Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile, come un ciclo di affreschi del I secolo d.C. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità, sulle pareti è possibile ammirare i restaurati affreschi: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche ai disabili motori.
Inoltre Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena nazionale e internazionale:
Jacopo Tissi (Teatro Bol’šoj, Mosca)
Mattia Semperboni (Teatro alla Scala, Milano)
Marlen Fuerte (Ballet dell’Opéra de Nice – Ballet Víctor Ullate, Madrid)
Salvatore Manzo (Teatro San Carlo di Napoli)
Luna Cenere (performer- Festival Oriente Occidente)
Ed infine premio Giovane Speranza italiana sulla scena internazionale:
Camilla Mazzi (Balletto Mariinsky di San Pietroburgo)