Dopo Il cigno nero di Darren Aronofsky (2010) e Red sparrow di Francis Lawrence (2018) ancora un racconto dark sulle ballerine, questa volta su Amazon Prime Video.
Birds of Paradise diretto da Sarah Adina Smith racconta la feroce selezione e la rivalità tra le ballerine di un concorso che assegnerà alla vincitrice un contratto all’Opéra di Parigi.
Due le protagoniste Kate Sanders (Diana Silvers) Marine Durand (Kristine Froseth) compagne anche di stanza nel convitto (anche questo dai “connotati” dark) della scuola dove avviene la selezione.
Tutto ciò che è raccontato è quanto di più lontano si possa immaginare dalla realtà, se il riferimento è l’Opéra. In effetti la strada per fare parte del corpo di ballo di questo Teatro, inizia molto prima, quando si è piccoli e si accede, dopo una rigidissima selezione, alla prestigiosa accademia per essere forgiati anno dopo anno da uno studio con metodica propria. Il corpo di ballo, formato da 150 elementi, ha una piccolissima percentuale di ballerini che accedono, sempre per concorso, da altre scuole di formazione, ma che di certo entrano per merito e non grazie all’eliminazione della concorrenza a furia di colpi bassi come il film vorrebbe fare credere. Al limite del ridicolo la figura della direttrice della scuola di ballo (soprannominata, neanche a farlo a posta, le Diable – il diavolo), impersonata da Jacqueline Bisset, che in una scena del film chiede a Kate di uccidere un topolino rinchiuso in una scatola per dare prova della sua determinazione.
Cattiveria, sesso, droga e locali ambigui sono gli ingredienti di questa dark story che si rivolge sicuramente ad un pubblico più ampio degli appassionati di balletto. Chi immagina di vedere un qualche professionista alla sbarra o anche solo una bella coreografia rimarrà deluso.
Prevale dunque solo un filo conduttore oscuro che facilmente è l’unico elemento per cui lo spettatore rimane a vedere come la sfida tra la buona e la cattiva andrà a finire. Insomma di Birds – uccelli – dalle lunghe ali queste ballerine non hanno niente e di certo il Paradise – Paradiso – se lo possono scordare.