Nonostante uno share in calo rispetto all’anno precedente, Danza con me, programma diretto ed ideato da Roberto Bolle su Rai1, si conferma essere il programma più visto in TV il 1 di gennaio.
Quella di ieri sera è stata sicuramente per tutti una piacevole serata trascorsa all’insegna della danza di qualità, con un pò meno ospiti pop (Dargen D’Amico e Blanco) rispetto alle altre edizioni ed a favore di diverse comparsate di svariati personaggi dello spettacolo (Elio, Paola Minaccioni, Alberto Angela, Leo e Claudia Gerini). A fare da spalla ad un Roberto Bolle in veste anche di conduttore televisivo, Luca Zingaretti e Cristiana Capotondi, quest’ultima perfetta nella sua naturale eleganza: il modo garbato con cui ha presentato coreografie e ballerini, infatti, ben si addice ad una serata all’insegna della grande danza. Anche la compagnia di Zingaretti non ci ha dispiaciuti. Stupefacente è stato quando, incalzato da Bolle, ci ha rivelato che una delle esperienze più belle della sua vita sia stato uno stage presso il Mudra, la scuola di danza fondata dal grande coreografo Maurice Béjart. Raccontata un pò alla spicciolata, credo che molti degli spettatori di ieri sera che si affacciano alla danza solo in questa occasione, non abbiano capito alcunché di questa straordinaria esperienza. Ma questo è uno show televisivo che ha tempi e modi non adatti a chi vorrebbe magari approfondire certe tematiche.
Roberto Bolle ci ha fatto rivivere la bellezza della danza attraverso diversi passi a due del repertorio classico al fianco di numerose prime ballerine tutte bravissime: Marianela Nuñez, Fumi Kaneko, Nicoletta Manni, Melissa Hamilton, Yasmine Naghdi, Maria Eichwald e Virna Toppi. Abbiamo rivisto volentieri il trio Casia Vengoechea – Toon Lobach – Roberto Bolle in “SENTieri” sulla coreografia di Philippe Kratz e le musiche di Chopin. Così come ci siamo nuovamente commossi nel rivivere il ricordo del musicista Ezio Bosso per il quale il coreografo Patrick de Bana ha creato un assolo sul brano struggente Rain, In Your Black Eyes.
Nel 2019 Bolle aveva portato sugli schermi una meravigliosa coreografia dove danzava accompagnato da un robot che aveva un non so che di “umano”. L’idea innovativa di quest’anno è stata la divertentissima sfida di Elio che batte Roberto a colpi di salti esagerati grazie alla realizzazione dei loro avatar che danzano nel metaverso diretti dall’immaginazione degli stessi protagonisti.
Nonostante quest’anno ci fosse un folto pubblico di ragazzi (selezionati tra i 1600 ragazzi che avevano partecipato a ottobre alla lezione della più lunga sbarra al mondo in piazza Duomo a Milano), lo spettacolo risente la mancanza di spontaneità e calore umano che effettivamente la diretta regala. Mancano inoltre i titoli delle coreografie e dei ballerini in sovrimpressione che aiuterebbero il pubblico a ricordare meglio nomi e autori. Ma si sa: la danza non è fatta per essere vista in TV ed il lavoro svolto da Roberto Bolle è il meglio che si possa realizzare per un pubblico eterogeneo come quello che sta a casa. Non possiamo che mandare un lungo applauso alla nostra étoile augurandoci di continuare ad essere ancora per molto tempo il grande diffusore della danza in Italia, nel mondo ed anche ed ancora in TV.