Torinodanza Festival mantiene il suo impegno a presentare le tendenze emergenti della coreografia contemporanea, emblematicamente rappresentate in questa edizione da Oona Doherty, giovane artista di Belfast ed esponente di punta della scena femminile europea, insignita del Leone d’Argento nel 2021 alla Biennale Danza di Venezia.
Con Navy Blue riflette sulle disuguaglianze sociali, le identità di genere, le ingiustizie del capitalismo contemporaneo con uno stile che si muove tra il sublime e il punk.
Lo spettacolo, che andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri il 22 e il 23 settembre alle ore 20.45, è ambientato in una fabbrica dove i danzatori in uniforme operaia si muovono sulle musiche di Rachmaninov e Jamie XX, immersi nel blu della notte che li avvolge.
Questo allestimento è sostenuto dal network europeo BPDA – Big Pulse Dance Alliance.
Navy Blue è il primo lavoro di Oona Doherty per il grande palcoscenico, il più ambizioso affrontato fino a questo momento; una coreografia scura per dodici danzatori da tutta Europa che si muovono in tuta operaia (o carceraria), immersi nel blu. Nella prima parte danzano all’unisono sulle note del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Rachmaninov, come intrappolati in un algoritmo distruttivo, combattuti tra la fascinazione per l’armonia e il desiderio di romperne ordine e regole. Nella seconda parte i corpi si liberano con movimenti in forma di lotta e resistenza, sulla colonna sonora di Jamie XX: si rompe l’armonia della danza, stretta nelle regole gerarchiche del balletto classico, e si cerca un gesto di ribellione che rappresenti una possibile forma di cambiamento sociale.
Doherty traduce l’ideale classico di crisi e redenzione nel presente: l’unisono del balletto classico è arricchito di paura e trascinato verso un terrore esistenziale. Finché non emerge una rinascita, un tentativo di libertà e di un nuovo futuro.