È andato in cena al Teatro degli Arcimboldi in prima italiana Jean Paul Gaultier Fashion Freak show.
Al pari di quando debuttò alle Folies Bergère di Parigi nel 2019, anche il pubblico di Milano ha dimostrato di avere molto apprezzato lo spettacolo biografico del famoso stilista, ma sopratutto di essersi anche divertito.
Ispirato al film Falbalas del regista Jacques Becker sulla vita del couturier Marcel Rochas, Jean Paul Gaultier ripercorre in questo spettacolo (di cui è autore, regista e costumista) le tappe fondamentali della sua vita: da quando era bambino ed amava disegnare accanto alla nonna Marie, al caos della sua prima sfilata, passando per il successo planetario, dalle notti sfrenate a Le Palace, all’amore per Francis Menuge (suo amministratore morto di AIDS nel 1990) facendo riemergere, dagli archivi della maison, i costumi iconici realizzati per le grandi star come Madonna.
Uno show che, al ritmo della musica disco passando per il funk, al pop, al rock e alla new wave, mostra il talento di questo designer attraverso l’originalità di centinaia di capi, scandalosi ed irriverenti come le pose e le movenze di chi danza e sfila sul palco di fronte ad un pubblico desideroso quanto lui di provocazioni. Diciotto i performers in scena ed un’ottantina quelle dietro alle quinte, necessarie sopratutto per gli innumerevoli cambi d’abito. Poche le coreografie di Marion Motin degne di nota tra cui quella sulle note di Strike a pose e l’ultima sulla scalinata illuminata.
Ma chi è Jean Paul Gaultier? Ti aspetteresti una persona stravagante e provocatoria come i suoi abiti ed i personaggi dello show, invece oggi, che ha passato la settantina, abbiamo di fronte un uomo cordiale, sereno con se stesso, che non esita a dichiarare, come primo pensiero, che ama gli italiani coi quali ha lavorato per decenni poiché hanno il senso del bello e del colore.
Lui, re delle passerelle, esagerato e trasgressivo, con grande semplicità, ci racconta che da piccolo, figlio unico, non giocava a calcio ma disegnava e, sicuramente, “non era un tipo interessante col quale fare amicizia”. Crescendo si rese conto di quanto il jet set si vestiva in maniera noiosa e di come sentiva l’esigenza di fomentare e condizionare coi suoi abiti questo mondo. Ma ciò che più gli premeva era mostrare e vestire una donna nuova, non più passiva, ma attrice di seduzione e cosciente provocatrice. In questo Madonna fu perfetta per lui, fu un connubbio di reciproca ispirazione; tant’è che questo sodalizio tra lo stilista e la pop star rischiò di culminare in un matrimonio, come lui stesso ci ha confessato.
Uno show, quello di Gaultier, impertinente che piace. Sì perché “le freak c’est chic “ recita una famosa canzone degli anni ’80 che il grande stilista ama ripetere dando così un senso a ciò che fa in maniera spontanea, divertendosi. E questo freak, questo richiamo a “lasciarsi andare”, diciamocelo, piace molto anche a noi.