Martedì 8 e mercoledì 9 marzo, all’interno della V Edizione di FOG, va in scena in prima milanese alla Triennale Teatro maqam, ultimo lavoro della compagnia mk diretta da Michele Di Stefano
maqam è una parola araba che significa molte cose: luogo, posizione, stazione, scala e soprattutto il sistema di organizzazione melodica della musica araba tradizionale, una tecnica di improvvisazione musicale largamente praticata in tutto il Medio Oriente. Performance di matrice cross-culturale, tra concerto e spettacolo di danza, il lavoro di mkparte proprio da questo concetto per reinventare la forma performativa: l’intreccio dei corpi nella coreografia di Michele Di Stefano (Leone d’Argento per la Danza alla Biennale di Venezia) si incontra con la musica dal vivo orchestrata dal compositore di sonorità elettroniche Lorenzo Bianchi Hoesch e il canto di Amir ElSaffar, protagonista del jazz contemporaneo e profondo conoscitore della tradizione del maqam iracheno.
“La relazione compositiva – spiega la compagnia – tra ambiente sonoro e coreografico è fatta di eventi elementari, discontinui e puntiformi, costruiti su un avvenire immediato, come il manifestarsi di una transitorietà che trasformi via via il concerto in una coreografia. È questa la posizione che stiamo cercando.”