L’omaggio del Balletto di Milano al cinema
Il Balletto di Milano rappresenterà l’Italia al Medfilm Festival Maroc
con “La Dolce Vita: da Nino Rota a Hans Zimmer”
“Voglio esprimere la nostra più profonda gratitudine a Sua Eccellenza Armando Barucco, Ambasciatore d’Italia in Marocco, alla Direttrice dell’Istituto di Cultura Italiano in Marocco Dott.ssa Carmela Callea e alla Direttrice Artistica del Medfilm Festival Madame Ginella Vocca per l’invito a rappresentare l’Italia al Medfilm Festival Maroc. Questo invito ha per tutti noi del Balletto di Milano un valore inestimabile, poiché sottolinea l’importanza della cultura e dell’arte come strumenti di dialogo e di unione tra i popoli. Essere scelti per portare in scena un omaggio alla musica per il cinema in un contesto così prestigioso è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e responsabilità”. Con queste parole il direttore artistico del Balletto di Milano M° Carlo Pesta ha annunciato il prossimo debutto de “La Dolce vita”, la nuova ed esclusiva creazione con coreografie di Agnese Omodei Salè, nell’ambito del Medfilm Festival Maroc che si svolge a a Rabat dal 25 al 29 settembre e Tangeri dal 2 al 10 ottobre. Attesissimo per chiudere gli eventi al Theatre National Mohamed V il 29 settembre e al Palazzo delle arti e della cultura di Tangeri nella Serata di Gala inaugurale il 2 ottobre, “La Dolce Vita” è realizzato su musiche di autori leggendari che saranno eseguite dall’Orchestra Amadeus diretta dal M° Gianmario Cavallaro con la partecipazione straordinaria del M° Giuseppe Canone.
Il balletto è un viaggio emozionante attraverso alcune delle colonne sonore più iconiche della storia del cinema e celebrare compositori leggendari, riconosciuti con premi prestigiosi come gli Oscar, i BAFTA e i David di Donatello. Le coreografie evocano scene e personaggi impressi nella memoria collettiva, creando un tributo alla settima arte e dando vita a un’esperienza unica, in cui danza, musica e cinema si incontrano in un’esplosione di emozioni.
All’apertura del sipario, si è trasportati nella Roma degli anni ’60, la stessa che Federico Fellini ha immortalato nel suo iconico film “La Dolce Vita”. Le coreografie, ispirate alla frenesia e alla dolcezza della vita romana, si muovono sulle note di Nino Rota. L’omaggio ai sogni felliniani prosegue con “Amarcord” e “8½”, musiche sempre di Rota, anche autore della colonna sonora dell’indimenticabile “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli. Seguono le melodie eleganti e raffinate di Henry Mancini di “Colazione da Tiffany,” che creano un’atmosfera di sofisticata nostalgia. Ennio Morricone, con le sue partiture epiche, ci porta nella dolce malinconia del cinema italiano con “C’era una volta il West” e “Nuovo Cinema Paradiso”. Le vivaci e appassionate note di Elliot Goldenthal riflettono il mondo vibrante e colorato di Frida Kahlo, mentre Dario Marianelli con “Anna Karenina” cattura l’essenza drammatica e romantica della letteratura russa.
Il programma include brani non espressamente scritti per il cinema, ma legati a celebri film. Tra questi “Sway”, nella colonna sonora di “Shall We Dance?”, e il celeberrimo “Valzer n. 2” di Shostakovich, noto in tutto il mondo come sigla del Giffoni Film Festival e utilizzato in vari film, tra cui “Primo Carnera”. Potenti e coivolgenti sono le composizioni di Clint Mansell e Hans Zimmer . Il finale è un inno alla gioia e alla vita: i danzatori salutano sulle note di “La vita è bella,” celebre film che valse a Roberto Benigni, come regista e attore, e a Nicola Piovani, come autore della colonna sonora, l’ambitissima statuetta dell’Oscar nel 1999.
Si apre cosi la nuova stagione del Balletto di Milano che da Tangeri volerà in Lettonia e Lituania e subito dopo a Cipro per la ripresa di Carmen. Tra gli eventi di punta della stagione anche il ritorno sulle scene italiane della Cenerentola di Giorgio Madia e Aria Tango che, dopo il successo estivo alla Versiliana, sarà in tour in Italia e all’estero. Tra le altre produzioni in scena anche Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta, il Galà Grandi Balletti e La Vie en Rose… Bolero, nuovamente in scena a Parigi in febbraio.