Petipa riletto da Makarova e Béjart per un trittico coreografico d’eccezione: Il Regno delle Ombre da La Bayadère, Roméo et Juliette (pas de deux) e Le sacre du printemps
Mercoledì 27 novembre alle 20,30 al Comunale Nouveau debutta il Tokyo Ballet
Festeggia nel 2024 il suo sessantesimo anno di attività la compagnia giapponese The Tokyo Ballet che, dopo i recenti successi delle prime tappe del suo 36esimo tour internazionale, arriva per la prima volta sul palco del Teatro Comunale di Bologna per la Stagione di Danza portando in scena tre celebri coreografie: Il Regno delle Ombre da La Bayadère nella versione di Natalia Makarova dall’originale di Marius Petipa, Roméo et Juliette (pas de deux) e Le sacre du printemps, entrambe firmate dal grande artista francese Maurice Béjart. Il balletto è in programma mercoledì 27 novembre alle 20,30 al Comunale Nouveau.
Rappresentato per la prima volta al Bol’šoj Kamennyj di San Pietroburgo nel 1877 su musica di Ludwig Minkus, La Bayadère fu spesso rivisitato e già dallo stesso Petipa – coreografo dei teatri imperiali – nel 1900; il debutto nella rilettura di Makarova avvenne nel 1974 al New York State Theatre, con musiche nell’arrangiamento di John Lanchbery. Dalla vicenda ambientata nell’India dei Templi e dei colori, come esigeva la fame di esotismo tardo-ottocentesca, il cosiddetto “atto bianco” dal titolo Il Regno delle Ombre, è uno dei brani più celebrati del balletto classico, spesso rappresentato anche da solo. Dopo il boicottaggio dell’amore con la danzatrice del Tempio Nikiya, il guerriero Solor si rifugia nei sogni sotto l’effetto dei fumi del narghilè; qui ritrova il fantasma della sua amata, alla quale si consacra nuovamente. Il sentimento osteggiato è il centro anche del secondo balletto della serata, Roméo et Juliette su musica di Hector Berlioz, che Béjart mise in scena per la prima volta nel 1966 a Bruxelles: un tentativo di «riunire il romanticismo spensierato di Berlioz e la magia e la tragedia di Shakespeare». Nella coreografia l’amore si fa rito e forza vitale con Le sacre du printemps sulle note dell’omonimo capolavoro di Igor Stravinskij. «La primavera – affermava Bejart – è qualcosa di più di quella immensa forza primitiva nascosta sotto l’orologio dell’inverno, per emergere improvvisamente e salutare il mondo in tutte le sue forme, vegetali, animali o umane. L’aspetto fisico dell’amore tra esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il creatore ha dato vita al Cosmo e la gioia che ne è derivata».
Con oltre 35 tournée e 786 rappresentazioni all’estero, The Tokyo Ballet ha conquistato la fama internazionale esibendosi in teatri come l’Opéra di Parigi, il Teatro alla Scala di Milano, la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, il Bol’šoj di Mosca e il Mariinskij di San Pietroburgo, per un totale di 156 città in 33 Paesi. Alla sua direzione, dall’agosto 2024, c’è Yukari Saito.