L come Il LAGO dei cigni
Sono tantissimi i LAGHI!
Il lago dei cigni è il balletto classico per eccellenza, quello più rappresentato al mondo, il balletto che tutte le ballerine sognano di interpretare nel duplice ruolo di Odette/Odile.
E’ la storia del principe Siegfried che si innamora di Odette, una fanciulla trasformata in un cigno bianco dal malvagio Rothbart. Durante un ballo a corte, organizzato affinché il principe scelga tra le ragazze invitate la futura sposa, appare improvvisamente un bellissimo cigno nero (Odille) che gli fa perdere la testa al punto tale da dimenticare l’amore per il cigno bianco incontrato durante una battuta di caccia. I due cigni che rappresentano gli opposti, il bianco ed il nero, il bene ed il male, sono danzati dalla medesima ballerina che ha l’arduo compito di interpretare i due caratteri: l’uno docile e malinconico, l’altro deciso e perfido attraverso l’espressività del viso ma sopratutto con il movimento delle braccia. Questo ruolo richiede uno studio meticoloso e totalmente nuovo per gli arti superiori che devono avvicinarsi il più possibile al movimento delle ali del cigno.
Questo balletto risulta avere uno dei ruoli più impegnativi richiesti ad una ballerina la quale è quasi sempre in scena e danza quasi 2 ore di fila sulle punte muovendo le braccia come se fossero delle lunghe ali di cigno. Comunemente chi balla la parte di Odette/Odille arriva ad usare fino a 3 paia di scarpette a serata.
Il lago dei cigni è il primo balletto scritto da Tcjaikovsky (seguiranno poi i leggendari “Lo schiaccianoci” e “La bella addormentata”). Fu accolto miseramente dalla critica e dal pubblico russo presente alla prima, svoltasi nel 1877 al Teatro Bolshoi di Mosca, che giudicarono la partitura complicata e la coreografia noiosa. Fu solo dopo la morte del compositore che il coreografo francese Marius Petipa insieme a Lev Ivanov ridiedero vita al balletto introducendo vivaci danze di carattere e nuove variazioni il primo e rivedendo gli atti bianchi il secondo.
Sono oramai molteplici le versione di questo famoso balletto da quella di George Balanchine a quella di Frederick Ashton, da Cranko a MacMillian, Neumeier e più recentemente quella di Yury Grigorovich.
Rudolf Nureyev realizzò il suo “Lago” nel 1984 a Parigi dove danzò nel ruolo principale del principe. Fedele al suo modo di rivedere i classici, attribuì una maggiore importanza al ruolo maschile arricchendolo con variazioni e passi tecnicamente molto impegnativi. Oltre al doppio ruolo di Odette/Odile attribuì un doppio ruolo maschile quello del precettore e dello stregone Rothbart. Per Nureyev Siegfried cade in un lungo e profondo sonno dove “la sua mente sogna un amore idealizzato e la proibizione che esso comporta: di qui il cigno nero e Rothbart, figure speculari, trasposizioni negative del cigno bianco e del precettore. Quando il sogno svanisce la ragione del principe non potrà sopravvivere.”
Nel 1995, il coreografo e regista Matthew Bourne rivisitò questo balletto mettendo in scena al London’s Sadler’s Wells Theater un Lago dove i cigni sono danzati dagli uomini. A trent’anni dalla sua creazione questo spettacolo riempie ancora le sale con il tutto esaurito risultando essere sempre attuale ed accattivante.
Più recentemente anche Angelin Preljocaj, mantenendo la musica originale di Tchaikovsky, ha creato la sua versione di Lago dei cigni raffigurando la storia d’amore di Odette e Siegfried ai giorni nostri.
La più oltraggiosa ma anche la più coraggiosa versione di Swan Lake (Reloaded) è quella del 2011 dello svedese Fredrik Rydman. Ricca di riferimenti che richiamano alle problematiche della nostra società è apparsa in prima assoluta in Italia al teatro degli Arcimboldi di Milano nel 2014. La danza è quella di strada e la trama è ambientata in un quartiere a luci rosse. Criticato dai puristi del balletto lo spettacolo ha riscontrato in tutto il mondo un notevole successo. Sarà il suo lato dark, audace, sarà che è pure vietato ai minori di 12 anni, fatto sta che questo spettacolo ha sempre raccolto il favore del pubblico in sala. I cigni bianchi sono in realtà delle prostitute vestite con stivali di vernice con tacchi altissimi e pellicce bianche. Rothbart è il magnaccia che le tiene in pugno ricattandole con la droga…sempre che si voglia vederli così perché come disse il coreografo durante la mia intervista: “Cosa vedi? Vedi quello che hai voglia di vedere: la prostituta con la pelliccia o il cigno con le sue belle piume bianche”.
Leggi anche e guarda la mia intervista a Fredrick Rydman:
https://notedidanzaonair.com/swan-lake-reloaded/
https://notedidanzaonair.com/dancing-stars-swan-lake-reloaded/