A pochi giorni dal debutto di Roberto Bolle in Boléro, ricordiamo questa meravigliosa coreografia di Béjart con Luciana Savignano.
Luciana Savignano ph. gentile concessione dell’artista |
Nel 1928 il compositore Maurice Ravel , su richiesta della signora Ida Rubinstein ( ballerina dei Ballets Russes di Diaghilev, attrice, nonché mecenate di numerose compagnie), compone un brano per orchestra su ispirazione di una danza spagnola, dove il ritmo, contrassegnato costantemente dal tamburo, ha una cadenza sempre uguale e le note che lo compongono sembrano ripetere all’infinito un solo fraseggio musicale. Nonostante la voluta e apparente banalizazzione della partitura il compositore dimostra in realtà una capacità di orchestrazione straordinaria.
Pochi sanno però che queste note che si susseguono tutte uguali in un lento crescendo sono state pensate di proposito da Ravel, quasi a rendere noiosa la sua partitura, per rispondere con la stessa noia alle richieste insistenti che la stessa Rubinstein gli avanzava.
Su questa musica Maurice Béjart crea nel 1961 Boléro per la ballerina Duska Sifnios, ruolo che verrà poi interpretato da un uomo, il ballerino Jorge Don nel 1979 (gli appassionati di balletto e cinefili lo ricordano sicuramente in una delle ultime scene del film film drammatico di Claude Lelouch Boléro– Les Uns et les Autres).
Roberto Bolle ph. Brescia-Amisano |
Boléro è stato ballato da numerose étoiles (tra le quali Maïa Plissetskaïa, Silvie Guillem, Patrick Dupond, Nicolas Le Riche).
Oggi, a pochi giorni dal debutto di Roberto Bolle in questo balletto, ne parliamo con chi lo ballò più e più volte e fu, per lungo tempo, la musa del grande Béjart (scomparso nel 2007): Luciana Savignano (dalla cui voce sentiamo trasparire un pò di commozione nel ricordo dei tempi gloriosi del suo Boléro).
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