M come merde!
Gli auguri di buona fortuna in palcoscenico? “Merde”! “Merda-merda-merda”!
Questo modo apparentemente poco educato di fare gli auguri a chi sta per entrare in scena nasce con tutta probabilità nell’ottocento in Francia, quando ancora i borghesi e gli aristocratici si muovevano in carrozza. All’epoca era inevitabile che i cavalli che trainavano questi mezzi di trasporto lasciassero sulla piazza antistante il teatro tante…M. Sicuramente si urlava “merde” per avvertire le persone che scendevano dai mezzi di fare attenzione a dove appoggiare i piedi. Si deduce che in quel periodo gli artisti iniziarono a misurare il successo di uno spettacolo anche dalla quantità di… M lasciate davanti all’entrata del teatro! Più ce n’era e meglio era! Potete quindi immaginare gli odori che si sprigionavano in sala dovuti ai “souvenirs” che rimanevano spesso attaccati alle scarpe degli spettatori; quasi quasi viene da inneggiare alle così tanto detestate polveri sottili emanate dai moderni mezzi di locomozione di oggi! Che pensieri!
Se preferite, l’alternativa alla M c’è. Un’altra espressione, dalla dubbia origine, ma ormai molto diffusa a livello mondiale è ” Toi – Toi – Toi”, tre parole magiche, ben augurali, che anche la grande Pina Bausch sussurrava ai ballerini prima di ogni spettacolo. A voi la scelta.