Va in scena mercoledì 2 agosto alle 21.00 al Teatro al Castello “Tito Gobbi” la MM Dance Company, che presenta in prima nazionale un doppio lavoro: “Ballade” del coreografo Mauro Bigonzetti e “Skrik” di Adriano Bolognino.
Un evento inserito nel cartellone di Operaestate Festival, il ricco programma estivo promosso dal Comune di Bassano insieme alle Città palcoscenico e realizzato grazie al contributo del Ministero della Cutura, la Regione del Veneto e la rete delle aziende inserite nel club Amici del Festival.
Due coreografi di generazioni diverse, per una serata che vede il ritorno a Bassano della MM Contemporary Dance Company, con i suoi splendidi danzatori.
Ballade, la nuova creazione del coreografo di fama internazionale Mauro Bigonzetti per la MMCDC vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via, al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC: Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa e Leonardo Zannella.
Fondamentale la drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi, protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP e ancora Nik Cave, Arvo Part e Nina Simone.
Un viaggio che porta gli spettatori a scoprire il dolore, l’amore, l’abbandono, alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisca e guidi il cammino.
La seconda creazione è affidata ad Adriano Bolognino – autore napoletano, classe 1995, già premiato in numerosi contesti italiani e internazionali – che propone una ricerca ispirata al dipinto L’Urlo di Eduard Munch, per indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo nell’immensità dell’universo.
Racconta Bolognino: “Il grido sordo del quadro – di cui decido di conservare il titolo norvegese “Skrik” che foneticamente riporta ad un suono sgradevole, un urto, una scossa – sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua immensa bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo, il desiderio è poter creare una danza che possa essere un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni ma arrivare agli occhi del pubblico come una cascata rigeneratrice.” In scena ancora Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa e Leonardo Zannella.