Les Italiens, gli acclamati ballerini italiani della compagnia francese accanto a stelle internazionali in una serata di gala ideata da Alessio Carbone
Prosegue mercoledì 18 maggio alle 20.30 la stagione di Balletto al Teatro Comunale Pavarotti-Freni con Les Italiens de l’Opéra, serata di gala ideata da Alessio Carbone, primo ballerino dell’Opéra National de Paris.
Lo spettacolo vedrà danzare grandi ballerini del corpo di ballo dell’Opéra, quali Bleuenn Battistoni, Antonio Conforti, Giorgio Fourés, Axel Ibot, Francesco Mura, Sofia Rosolini, Alexandre Boccara accanto ad ospiti eccellenti di compagnie internazionali: Katja Khaniukova dall’English National Ballet, Ganna Muromtseva e e Timofy Bykovets dal Balletto dell’Opera di Kiev.
Se da un lato vengono esaltate le grandi doti virtuosistiche e interpretative dei ballerini, quale sentito omaggio alla tradizione italiana, dall’altro sarà l’essenza stessa dell’Opéra, il grande teatro di Francia, a prendere forma in scena nei diversi titoli che si susseguono l’uno dopo l’altro. Tra i cuori pulsanti dello scacchiere mondiale della danza, l’Opéra possiede oggigiorno un repertorio variegato e all’avanguardia, dove accanto alle geometrie pure del balletto classico figurano le gli esiti più felici della danza contemporanea. E a mettere in dialogo questi due mondi estetici, tanto diversi nell’approccio al corpo e al movimento quanto complementari per una visione a tutto tondo, sono proprio i ballerini dell’Opéra. Veri e propri tesori viventi che da secoli custodiscono l’arte della danza, tramandandola di generazione in generazione, portata ai massimi livelli grazie alla loro rappresentanza italiana, ora come allora la più fulgida e luminosa. In programma si vedranno coreografie celebri di Isabelle Stanlowa, Vakhtang Vronsky, William Forsythe, Ben Von Cauwemberg, Simone Valastro, Rudolf Nureyev, Caroline Carlson, Claude Brumachon inclusi brani storici e grandi classici di August Bournonville e Marius Petipa.
L’Opéra, la più antica fucina d’Europa in cui forgiare lo stile alto e sublime della danza accademica, ha fatto di Parigi la storica capitale internazionale della danza. Sul suo palcoscenico, però, la luce degli eccellenti ballerini italiani ha sempre brillato, senza mai affievolirsi, sino ai nostri giorni. Se nel corso del Settecento infatti a calcare il palcoscenico dell’Opéra sono state stelle del calibro dell’emiliana Barbara Campanini e dei Vestris, il padre Gaetano e il figlio Auguste chiamati entrambi con l’appellativo di “Dieu de la danse”, nell’Ottocento sono state proprio delle ballerine italiane a creare i ruoli da protagonista in vari capolavori del balletto francese, entrati poi nel repertorio delle compagnie di tutto il mondo. Qualche esempio: Maria Taglioni ne La Sylphide, Carlotta Grisi in Giselle, Giuseppina Bozzacchi come Swanilda in Coppélia e Rita Sangalli per Sylvia. Apprezzati per il loro virtuosismo brioso e le grandi qualità attoriali, gli italiani all’Opéra continuano così a primeggiare di secolo in secolo. E ad inaugurare il Novecento sono le esibizioni della diva milanese Carlotta Zambelli, seguita nei decenni successivi da Francesca Zumbo, di origini calabresi, per poi giungere alle soglie del Duemila con la palermitana Eleonora Abbagnato, ormai direttrice del Balletto dell’Opera di Roma, e col veneziano Alessio Carbone.
Dopo aver interpretato i più bei ruoli sia classici che contemporanei del grande repertorio dell’Opéra e aver brillato come ospite sui palcoscenici di Russia ed Estonia così come in Danimarca e nella nostra penisola, Alessio Carbone ha avuto un’idea folgorante. Richiamandosi, infatti, a quel primato italiano tanto fiorente per secoli a Parigi, ha raggruppato una decina di suoi colleghi e connazionali fondando Les Italiens de l’Opéra. In omaggio all’Italia e alla sua città, Carbone ha presentato per la prima volta la talentuosa troupe di cui è capitano al Teatro Malibran di Venezia nel novembre 2016, riscuotendo grandi successi tanto da mietere diversi allori nelle successive tournée. Il segreto sta nella cura con cui Alessio Carbone in qualità di direttore artistico costruisce ogni singolo gala, cucendo un programma su misura per ogni palcoscenico su cui Les Italiens de l’Opéra si esibiscono.