Navrin Turnbull, solista del Teatro alla Scala, debutta nel Lo Schiaccianoci di Rudolf Nureyev nel duplice ruolo del principe e di Droselmayer il 30 dicembre 2022; replica il 3 gennaio 2023.
Il giovane ballerino australiano, occhi azzurri, volto sorridente, arriva al nostro incontro nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa dopo una lunga giornata passata al Teatro alla Scala tra prove dello Schiaccianoci e non solo. Navrin infatti mi anticipa che stanno già lavorando alle coreografie del Trittico di febbraio e del Corsaire, coreografia di Manuel Legris, che andrà in scena in marzo.
Bello come il sole del suo paese lontano, Navrin mi ricorda lo stesso sorriso accattivante che aveva Nureyev da giovane. Davanti ad una tazza di te mi racconta della sua brillante carriera iniziata vincendo una borsa di studio al prestigioso Prix de Lausanne che gli permise di andare ad ultimate i suoi studi e perfezionarsi alla scuola di ballo di John Cranko a Stoccarda. Appena diplomato entra allo Staatsballett ballet di Vienna sotto la direzione di Manuel Legri. Dopo una breve stagione al Bayerisches Staatsballett diretto da Igor Zelensky, nell’autunno 2021 entra a fare parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala ricoprendo il ruolo di solista sotto la direzione di Manuel Legris. Uno dei suoi passatempi preferiti è quello di esercitarsi nelle lingue. Non è difficile per lui parlare inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, francese ed il suo italiano è perfetto.
Tra pochi giorni, a soli 23 anni, ballerà l’impegnativa coreografia di Nureyev e la cosa non sembra spaventarlo per nulla.
Se vuoi sapere come Navrin Turnbull si è avvicinato alla danza, come affronta questo nuovo ruolo importante, cosa c’entra “l’effetto papera” e molte altre cose ancora ascolta qui di seguito l’intervista:
II parte