Un ricco cartellone ci attende con la prossima stagione di balletto del Teatro alla Scala
Sette sono i programmi della Stagione di Balletto 2019-2020, a cui si aggiunge una nuova produzione per la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala; Stagione che parte subito con le tre novità.
Grande apertura infatti con un debutto per la Scala, che prosegue il filone del recupero del repertorio ottocentesco a cui il nostro tempo ha saputo dare nuova vita, nuova veste e nuova vitalità. Dopo Le Corsaire, presentato con grande successo nella coreografia di Anna-Marie Holmes la scorsa Stagione, ora è Sylvia a risplendere in scena, nella recentissima versione di Manuel Legris,creata per lo Staatsballet di Vienna di cui è direttore, con scene e costumi disegnati da Luisa Spinatelli e coprodotta con il Teatro alla Scala.
Novità e debutti anche per il secondo programma, che arricchisce il ciclo di balletti su musica da camera con cinque gemme di due maestri del Novecento, Hans van Manen e Roland Petit, esemplari del loro stile e legate in modo imprescindibile al tessuto musicale. Una serata voluta fortemente dal Direttore del Corpo di ballo, Frédéric Olivieri, per mettere in risalto con assoli e pas de deux l’individualità dei ballerini più talentosi.
La prima assoluta è affidata a un progetto inedito, commissionato dal Teatro alla Scala e SIAE: una creazione, musicale e coreografica, che congiunge per la prima volta le sensibilità e originalità artistiche di due grandi autori del nostro tempo. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, alla Scala la prima mondiale della composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo La ragazza che non voleva morire. Madina, un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola (Filippo Timi sarà la voce recitante), canto, musica e corpo, per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni; una nuova sfida anche per la étoile Roberto Bolle, che ne sarà protagonista in diverse recite.
Da una parte dunque novità che celebrano la creatività del presente, dall’altra lavori che fanno parte della storia del balletto. Vedremo quindi poi , Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan, che torna in scena dopo quattro anni, ; il ritorno del Lago dei cigni di Rudolf Nureyev a distanza di sei anni dalle precedenti rappresentazioni e Lo Schiaccianoci di George Balanchine che ha aperto in grande stile la scorsa Stagione entrando nel nostro repertorio con un allestimento creato ad hoc da Margherita Palli. Infine lo struggente capolavoro di John Neumeier La Dame aux camélias di cui furono indimenticabili interpreti Svetlana Zakharova e Roberto Bolle all’apertura della Stagione2017-2018.
Le creazioni della nostra epoca portano quest’anno in Stagione anche una ulteriore novità, firmata da Heinz Spoerli e destinata alla Scuola di Ballo e all’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala: nell’anno che segna le celebrazioni dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, verrà presentata in prima assoluta Prometeo, nuova coreografia su Die Geschöpfe des Prometheus, l’unico balletto scritto dal compositore tedesco che riporta alla memoria, con i nomi di Viganò e di Milloss, i fasti e la storia del balletto e del nostro Teatro. Un programma che si aprirà sulle note di Mozart, nella Présentation che vedrà sul palcoscenico scaligero tutti gli allievi della Scuola, che della danza sono il futuro (questo spettacolo sarà incluso negli abbonamenti Prime balletti e Balletto under 30 mentre il prezzo del biglietto singolo sarà venduto a € 95).