Intervista alla grande arpista in occasione del libro autobiografico “Le corde dell’anima”
Cosa c’entra Elena Zaniboni con l’arte della danza?
Elena Zaniboni studiò la stravagante partitura Fragmentations pour un joueur de harpes di Sylvano Bussotti che era molto difficile da decifrare perché scritta con simboli del tutto particolari. La caparbietà e la risolutezza di questa grande arpista fecero sì che questa musica d’avanguardia, rimasta per un decennio abbandonata nelle biblioteche dei conservatori, fosse proposta ed ascoltata in moltissime sale da concerto.
Questo lavoro fu poi trasformato in azione coreografica da Ugo Dell’Ara che su questa partitura difficilissima materializzò, attraverso i movimenti ed i passi di due ballerini (Tayna Beryll e Rocco), le due arpe che la musicista suonava contemporaneamente: il bene melodioso ed il male disarmonico con lo strumento dalle corde allentate e non accordato. Pochi ormai ricordano le coreografie di Ugo Dell’Ara poichè nessuno le mette più in scena.
A me l’onore di intervistare orgogliosa mia zia Elena e raccontarvi un pezzetto di storia, purtroppo da molti ormai dimenticato.
Per ascoltare l’intervista audio ad Elena Zaniboni cliccare qui di seguito:
As I said it was a great honor and privilege for me to talk to you. Thank you!