Riparte la terza edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio che si svolge, in varie sedi delle due città, da venerdì 31 gennaio a giovedì 23 aprile 2020.
Il Festival Danza in Rete (direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi), giunge alla sua terza edizione, presentandosi come evento consolidato nello scenario di danza contemporanea nazionale, grazie alla molteplicità delle sue espressioni (è dedicato infatti al genere coreutico in tutte le sue forme, artistiche, performative e negli sviluppi di welfare culturale) e grazie al riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo fin dalla prima edizione, per avere pienamente raggiunto gli obiettivi dichiarati nel progetto e per la qualità artistica delle proposte.
La nuova edizione
Forte del consenso ricevuto, Danza in Rete 2020 rinnova e consolida il netto sostegno alle esperienze emergenti e in “emersione”, contaminando le diverse sezioni di programmazione: quella mainstream internazionale e nazionale, quella in residenza, fino alle proposte di scouting con il Progetto Supporter e allo spazio dedicato al teatro di danza per i piccoli spettatori. Non si tratta così solo di offrire uno spazio di prova e un luogo di rappresentazione; nella rete di azioni che sostengono il progetto artistico c’è un mirato lavoro sul pubblico, basato sulla comprensione della poetica dell’autore, un lavoro che fornisce agli spettatori gli strumenti per avvicinarsi all’incontro e al coreografo uno spazio libero per potersi esprimere, altamente professionale.
L’edizione 2020 di Danza in Rete Festival Vicenza – Schio (oltre due mesi di programmazione, dal 31 gennaio al 23 aprile, 29 date di spettacolo e appuntamenti vari) mantiene il format originale, ovvero la capacità di portare in scena grandi formazioni nazionali e internazionali, cifra che storicamente connota la stagione di danza del Comunale, con nomi come Batsheva Dance Company, Alonzo King Lines Ballet, Malandain Ballet Biarritz (in prima ed esclusiva nazionale) e Les Ballets Jazz de Montréal, Nuovo Balletto di Toscana, Naturalis Labor, accanto alle compagnie e gli interpreti italiani di maggior prestigio come Silvia Gribaudi, Nicola Galli, Fabula Saltica, Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco; e ancora la scoperta di nuove generazioni di artisti, coreografi e danzatori, tipica invece della sezione Off che presenta progetti di artisti e ensemble come Nicolas Grimaldi Capitello, Hamdi Dridi, Esklan Art’s Factory, Bassam Abou Diab, Pablo Girolami, Giselda Ranieri, Lucrezia C. Gabrieli, Chiara Ameglio, Daniele Ninarello, Lucrezia Maimone, Carlo Massari C&C Company e Sara Sguotti.
Ed è stata proprio l’originalità del format, a caratterizzare Danza in Rete, un crossover di generi coreutici che ha saputo intercettare anche pubblici nuovi e diversi, concedendo alla danza il ruolo di traino e di trasformazione nei modi, nella partecipazione e nella fruizione dell’evento artistico, “accendendo” nel pubblico un nuovo interesse grazie ad una proposta diversificata e molto ricca, con azioni performative e di empowerment rispetto al fatto artistico, in grado di catalizzare spettatori di tutte le età.
La programmazione 2020
La nutrita programmazione è suddivisa in 11 sezioni che rappresentano le diverse anime del Festival, rivolte a pubblici differenziati, per promuovere e sostenere un approccio trasversale, generando attenzione e conoscenza anche nei confronti delle forme più sperimentali e interdisciplinari dello spettacolo dal vivo.
- Gli spettacoli sono gli appuntamenti di danza del Teatro Comunale di Vicenza, in Sala Maggiore e al Teatro Astra di Schio, appuntamenti che presentano le grandi formazioni internazionali e le compagnie e gli interpreti italiani di maggior prestigio; a questi titoli (già programmati nelle stagioni danza dei due Teatri), si aggiunge la programmazione di Danza al Ridotto del TCVI che propone creazioni coreografiche di nomi affermati nella nuova scena nazionale.
- La sezione Danza in Rete Off rappresenta invece la ricerca di nuovi percorsi artistici per l’affermazione dei linguaggi del contemporaneo; porta all’evidenza interpreti nuovi e nuovissimi, italiani e stranieri, in particolare i coreografi degli anni ’10 del nuovo millennio e vedrà anche la realizzazione di un focus sul talento emergente nel bacino del mediterraneo grazie alle creazioni di Bassam Abou Diab (Libano) e Hamdi Dridi (Tunisia).
- Le residenze artistiche pratica diffusa e consolidata nell’esperienza di sostegno alla creazione autoriale del Festival, avranno come protagonista Giselda Ranieri, danzatrice della compagnia Aldes, impegnata nella ricerca artistica del suo progetto “Re-Play/Wireless connection”.
- Danza Urbana con performances all’aperto in Piazza dei Signori a Vicenza e in Piazzetta Garibaldi a Schio rappresenta un ulteriore “tassello” nell’offerta di spettacolo dal vivo vocato all’innovazione, proponendo “Argon” (Fabrizio Favale /le Supplici) progetto vincitore di Danzaurbana XL 2019 e una performance con gli “Spettatori Danzanti” che partecipano all’audience development, un progetto realizzato dal collettivo Jennifer Rosa.
- Il Progetto Supporter, ormai consolidato nella stagione di danza del TCVI, accompagna alcuni spettacoli in Sala Maggiore, permettendo a giovani artisti emergenti di presentare il frutto del lavoro di ricerca al numeroso pubblico presente; sono invitati, nella stagione 2020, i danzautori Giovanni Napoli e Marco Di Nardo/Juan Tirado.
- Danzare per Educare rappresenta una rassegna consolidata con ben 19 edizioni al suo attivo; propone appuntamenti in matinée per le scuole di diverso ordine e grado, spettacoli progettati per il pubblico del domani da importanti compagnie nazionali; in programma Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza con “La stella nascosta”, la Compagnia Simona Bucci con “Giorgio e il drago” e Sosta Palmizi con “Costellazioni, Pronti, partenza, spazio!”
- Gli Incontri con la Danza rappresentano una consuetudine nella stagione di danza del Comunale: prima di ogni spettacolo in Sala Maggiore, critici ed esperti di danza introducono il pubblico allo spettacolo e alla poetica dell’artista, una sorta di approfondimento e guida alla visione. Nell’edizione 2020 gli Incontri saranno condotti da Francesca Pedroni, critico di danza, autrice e regista, con ospite d’eccezione Ora Brafman, critico del Jerusalem Post, in occasione dello spettacolo della Batsheva Dance Company; Maria Luisa Buzzi, giornalista e critico di danza, direttore della testata specializzata Danza&Danza; Franco Bolletta, critico e consulente artistico per la danza del teatro La Fenice di Venezia; Valeria Crippa, giornalista, critico ed esperta di danza e di teatro musicale; Valentina Bonelli, giornalista e storica della danza.
- Nel Foyer del TCVI sarà realizzata una mostra sulla danza, una selezione della raccolta privata di cimeli e memorabilia (locandine, programmi di sala, oggettistica) del mondo della danza, dei collezionisti Orlando Sinibaldi e Carla Vimercati di Danzarchivio Vi.Si.L’inaugurazione sarà realizzata con la performance “Isadora Duncan & the Garb of the Soul” con i danzatori del Jeanne Bresciani & The Isadora Duncan International Institute. L’allestimento della mostra sarà a cura di Michele Marchesini di Studio Backstage e realizzato in collaborazione con VIART-Confartigianato Imprese Vicenza.
- Al termine delle performance della sezione Off, operatori professionisti condurranno gli Incontri con gli Artisti per approfondire il percorso creativo e per facilitare una relazione consapevole fra spettatore, autore e interprete.
- I percorsi di audience development sono declinati a livello anagrafico: Teatro con Vista è il progetto dedicato agli under 18 degli istituti superiori, ideato con l’obiettivo di accrescere la comprensione, l’analisi e la valutazione dell’esperienza teatrale vissuta; Spettatori Danzanti, invece per i maggiorenni, senza limite di età, coinvolge un numero limitato di spettatori che potranno assistere alle performances della sezione Off con un percorso personalizzato, un ciclo di incontri di formazione condotti da Chiara Bortoli e dal Collettivo Jennifer rosa, e delle masterclass con alcuni artisti del Festival, arricchito dalla possibilità di diventare interpreti dell’evento di Danza Urbana in programma a Schio.
- Dance Well è un’esperienza unica basata che propone la pratica artistica della danza contemporanea alle persone che vivono con il Parkinson, includendole in comunità che si incontrano regolarmente in luoghi artistici dove dei danzatori conducono classi accessibili, aperte a tutti e gratuite.
Dance Well è ideata e promossa dal CSC Casa della Danza del Comune di Bassano del Grappa dove è attiva dal 2013. Da allora, oltre che a Schio, viene praticata, sempre in collaborazione con il Centro bassanese, in molte città italiane tra cui Roma, Torino, Firenze e in Giappone a Tokio e Kanazawa. Nell’ambito del Festival sono proposte delle lezioni gratuite, senza limiti di età e senza obbligo di iscrizione, il martedì e il giovedì al Teatro Civico di Schio.