Ritorna a Triennale Milano Teatro il talento multiforme di François Chaignaud, coreografo, danzatore, cantante e maestro del crossdressing, che ha saputo sfidare generi e categorie.
In Symphonia Harmoniæ Cælestium Revelationum, in programma in prima italiana venerdì 27 e sabato 28 ottobre alle 20.30 nel Salone d’Onore di Triennale Milano, l’artista francese si confronta con le composizioni musicali di Ildegarda di Bingen, monaca, drammaturga e compositrice del XII secolo
Attraverso l’utilizzo del corpo e della voce, con Symphonia Harmoniæ Cælestium Revelationum Chaignaud prosegue nella sua personalissima rivisitazione di miti e storie del passato. Accompagnato per l’occasione in scenda dalla musicista barocca Marie-Pierre Brébant, attraverso le ipnotiche sonorità della bandura (antico strumento tradizionale a corde ucraino) l’artista francese si confronta con le composizioni musicali di Ildegarda di Bingen, teologa, mistica, guaritrice, drammaturga e musicista del XII secolo.
A partire dal solo Dumy Moyi (2013), Chaignaud si è interessato alle opere musicali di Ildegarda: questa monaca benedettina, una delle più importanti scrittrici del Medioevo, ha lasciato infatti decine di canti sacri raccolti sotto il titolo Symphonia harmoniae celestium revelationum (Sinfonia dell’armonia delle rivelazioni celesti). Insieme alla Brébant, Chaignaud raccoglie oggi la sfida di riproporre questo repertorio a memoria e senza interruzioni, eseguendo tutte le 69 monodie finora conosciute “a memoria”. Canzone dopo canzone, i corpi dei due protagonisti diventano archivi musicali che gettano nuova luce sulle origini della cultura occidentale, mentre le tonalità caratteristiche di Ildegarda, che non fanno più parte del canone moderno, ma rappresentano il cuore della tradizione musicale europea, sorprendono l’orecchio dell’ascoltatore e risuonano come affascinanti “anomalie” musicali.
Al confine tra installazione meditativa, concerto e coreografia, Symphonia Harmoniae Caelestium Revelationum offre uno spazio in cui contemplare un passato musicale e spirituale dimenticato: una performance onirica e visionaria dove il sacro incontra il carnale, uno spettacolo-concerto che diventa opera totale – visiva, musicale, coreografica.