Grande festa al Teatro Costanzi al termine della ‘prima’ di Marco Spada di venerdì 24 ottobre. Simone Agrò è stato nominato Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma dal sovrintendente Francesco Giambrone, su proposta della direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.
Durante i calorosi applausi del pubblico che aveva appena ammirato le vicende avventurose del brigante romano, nella ricostruzione dell’allestimento storico del 1981, così come Pierre Lacotte lo aveva ricreato proprio per l’Opera di Roma, a sorpresa sono saliti sul palcoscenico il sovrintendente e la direttrice del ballo. Una pioggia di coriandoli ha reso ancora più palpabile l’emozione del danzatore siciliano, classe 1998 che, al termine della recita in cui aveva interpretato il ruolo di Federici, ha appreso la notizia del meritato riconoscimento.
«Il Corpo di Ballo del nostro Teatro rappresenta una delle eccellenze di cui andiamo più orgogliosi – ha dichiarato il sovrintendente Francesco Giambrone – e sono felice di vederlo crescere con tanto talento e tanta passione. Questo importante riconoscimento a uno dei suoi componenti, al termine di una recita che ha riscosso uno straordinario successo, conferma i livelli di qualità raggiunti da tutti sotto la guida di Eleonora Abbagnato. Oggi è davvero una giornata di festa per tutto il nostro Teatro».
«Simone è un danzatore di una versatilità unica, in grado di esprimersi in interpretazioni intense tanto nel repertorio classico quanto nelle declinazioni più contemporanee del linguaggio coreografico – ha dichiarato Eleonora Abbagnato – È un talento cresciuto artisticamente al Teatro dell’Opera di Roma, dalla Scuola, dove si è diplomato con il massimo dei voti, fino alla Compagnia, dove è arrivato quando io ero già alla direzione. Questo è un ulteriore motivo di orgoglio nel dare questa nomina. È un danzatore dalla grande passione, oltre che dotato di tecnica ed eleganza. È una gioia sapere che giovani promesse della danza possono contare su una carriera come quella da lui intrapresa e possono crescere professionalmente in Italia».
Classe 1998, Simone Agrò è nato ad Agrigento. A quattro anni ha iniziato a studiare alla scuola Progetto danza delle sorelle Bartolomeo a Realmonte (Agrigento). Notato dall’étoile Alessandro Molin, a dodici anni ha vinto una borsa di studio per la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo essersi diplomato qui, nel 2017 con il massimo dei voti, è entrato a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera diretto da Eleonora Abbagnato. Ha interpretato sin da subito ruoli da primo ballerino quali Basilio in Don Chisciotte, Conrad ne Il Corsaro, Mercuzio in Romeo e Giulietta, Colas ne La fille mal gardée, L’idolo d’oro e il capo fachiro ne La Bayadère, l’uccellino azzurro ne La bella addormentata, Phoebus in Notre-Dame de Paris, il celebre passo a due dei contadini in Giselle, e ha danzato in Pink Floyd Ballet, In the Night, Suite en blanc, Bolero, Within the Golden Hour, Blanche Neige, Walking Mad, Glass Pieces, Manon, tutti balletti firmati dai più grandi coreografi del panorama nazionale e internazionale di balletto. Recenti Yellow, coreografia firmata da Adriano Bolognino in prima assoluta al Teatro Nazionale, al Costanzi Playlist track 1, 2 di William Forsythe, Il rosso e il nero di Uwe Scholz, Lo schiaccianoci di Chalmer (Fritz; Schiaccianoci), Carmen di Bubeníček (Lucas, anche in tournée a Parigi), Onegin (Lenskij) di Cranko, a La Nuvola S di Kratz. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Europa in danza come giovane promessa della danza, il Premio Foligno in danza come artista emergente e il premio Danza&Danza 2023 come interprete emergente.
