Con la firma di un grande coreografo di fama internazionale come Angelin Preljocaj, approda per la prima volta a Bologna “Il lago dei cigni” nato nel 2020 dalla rilettura del celeberrimo balletto classico composto da Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografato da Marius Petipa e Lev Ivanov.
Rivisitando in chiave contemporanea il mito della donna-cigno, Preljocaj pone l’attenzione su questioni di grande attualità come la crisi climatica e ambientale e riflette sul futuro del pianeta in cui viviamo.
Protagonisti dello spettacolo, in programma al Comunale Nouveau sabato 18 ottobre alle 20.30 e domenica 19 ottobre alle 16.30, sono i ballerini del Ballet Preljocaj, che danzano sulla musica originale di Čajkovskij – con l’aggiunta di estratti da altre pagine del compositore – affiancata da arrangiamenti contemporanei del collettivo 79D, con i video di Boris Labbé, le luci di Éric Soyer e i costumi di Igor Chapurin.
Nel programma di sala dello spettacolo, Preljocaj racconta di aver mantenuto del balletto originale «la storia d’amore e il racconto ammaliante di una giovane donna che viene trasformata in cigno. Il cambiamento più significativo che ho apportato – dice il coreografo – riguarda il ruolo dei genitori. […] Nella mia versione diventano molto importanti. Danzano spesso perché influenzano le relazioni dei protagonisti. Il padre di Siegfried è un tiranno che abusa del suo potere. La madre è piuttosto protettiva, ricorda un po’ una figura proustiana. […] Ho anche mantenuto il personaggio di Rothbart, rendendolo molto ambiguo. È uno stregone che usa la magia quando ne ha bisogno, ma ha anche altre funzioni sociali: rappresenta gli uomini d’affari e gli industriali le cui attività possono essere molto dannose per le nostre società».
Racconta infatti una storia di amore e sortilegio il balletto in due atti e quattro scene che venne rappresentato per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca il 20 febbraio 1877: durante i festeggiamenti del suo ventunesimo compleanno, al principe Siegfried viene imposto di scegliere la sua futura moglie fra sei fanciulle presentategli dai genitori. Il giovane si innamora però durante una battuta di caccia di Odette, regina che durante il giorno si trasforma un cigno a causa dell’incantesimo del perfido mago Rothbart. Il maleficio può essere spezzato solo con il matrimonio e Siegfried la sceglie come sua sposa. Ma lo stregone li ostacola dando alla propria figlia, Odile, le sembianze di Odette e ingannando così il principe che, fuggito alla ricerca di Odette, finisce insieme a lei inghiottito dalle acque dello stagno, ricongiungendosi all’amata e spezzando l’incantesimo.
Protagonisti dell’appuntamento bolognese sono Mirea Delogu come Odette / Odile, Leonardo Cremaschi come il principe Siegfried, Elliot Bussinet come Rothbart, Agathe Peluso come la madre di Siegfried e Erwan Jean-Pouvreau come il padre di Siegfried. Completano la compagnia di ballo Teresa Abreu, Lucile Boulay, Araceli Caro Regalon, Alice Comelli, Lucia Deville, Chloé Fagot, Eva Gregoire, Afonso Gouveia, Florette Jager, Arturo Lamolda, Laurent Le Gall, Théa Martin, Zoë McNeil, Ygraine Miller-Zahnke, Max Pelillo, Ayla Pidoux, Romain Renaud, Mireia Reyes Valenciano, Redi Shtylla, Owen Steutelings, Micol Taiana.
Il Ballet Preljocaj basato a Aix-en-Provence – che si esibisce in circa 120 date all’anno in tournée in Francia e all’estero – celebra nel 2025 il suo primo quarantennio. Fondata dall’artista francese di origine albanese, con questa compagnia Preljocaj ha realizzato 61 lavori coreografici, dagli assoli a formazioni più ampie.
Il lago dei cigni è una produzione Ballet Preljocaj in Coproduzione con Chaillot – Théâtre national de la Danse, Biennale de la danse de Lyon 2021 / Maison de la Danse, La Comédie de Clermont- Ferrand, Festspielhaus St Pölten (Autriche), Les Théâtres – Grand Théâtre de Provence, Théâtres de Compiègne Résidence de création Grand Théâtre de Provence.