L’Otto Marzo a Catanzaro, alla Casa delle Culture, Priefrancesco Bruni, scrittore e studioso della storia del Novecento, parlerà nel centenario della fucilazione della bella danzatrice senza veli Mata Hari. Chi era questa donna? Solo una danzatrice o realmente una spia?
Ciò che colpiva, in Mata Hari, era l’apollinea levità, il distacco legato a uno status principesco e, al tempo stesso la contraddizione di quella naturalezza, che pareva davvero tutta esotica, nell’offrire visione completa del proprio corpo, delle forme ben plasmate lungo il metro e settanta di altezza. Mata Hari compì una rivoluzione di costume poichè dimostrava che l’apparire senza veli, in quel modo, non era nulla di estremamente peccaminoso; ma semmai un peccato veniale; indicava la liceità sociale che avrebbe potuto essere assunta anche dalle donne delle classi superiori.
L’evento su Mata Hari è unico in tutta Italia e Pierfranco Bruni e Anna Montella (che ha curato la grafica e la realizzazione di un video) ripercorrono una storia, un’avventura, un destino il cui viaggio è tutto da rileggere.