Compie sei anni nel 2023 FOG Triennale Milano Performing Arts, il festival internazionale di Triennale Milano dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art: un progetto multidisciplinare e aperto, che intende raccontare il contemporaneo attraverso i linguaggi di teatro, danza, performance e musica e le loro infinite contaminazioni possibili.
Dimitris Papaioannou, La Veronal, Jim Jarmusch, Peeping Tom, Meredith Monk, Romeo Castellucci, Annamaria Ajmone, Alessandro Sciarroni, Caterina Barbieri, Jeremy Nedd, Agrupación Señor Serrano sono solo alcuni dei protagonisti della sesta edizione del festival, al via sabato 11 febbraio a Triennale Milano Teatro.
E’ un ‘edizione importante quella del 2023, anno della celebrazione dei 100 anni dell’istituzione, nata nel 1923 a Monza come Biennale delle arti decorative, che vede una programmazione distribuita su 39 appuntamenti. Coinvolti 39 artisti e compagnie in arrivo da 19 paesi del mondo (Belgio, Canada, Svizzera, Colombia, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Giappone, Mali, Mozambico, Olanda, Stati Uniti, Norvegia, Portogallo, Sudafrica, Slovacchia, Regno Unito), 12 produzioni e coproduzioni targate FOG, 8 prime assolute,15 prime nazionali, 7 concerti e dj set per un totale di 93 repliche complessive.
Questa edizione riflette il fermento insito nella città di Milano che, seppur naturalmente rallentato durante questi ultimi anni di pandemia, oggi mostra un sempre più crescente desiderio di ritorno alla socialità ed alla cultura. Lo dimostrano i dati recenti che attestano più di 2.500.000 di visitatori annuali nei musei della città.
Mescolamenti quindi di generi e di linguaggi non solo in Triennale ma in vari luoghi della città al fine di coinvolgere pluralità di pubblico. Un festival che restituisce alla città un indotto economico di € 80000 tra esercizi di ristoro ed accoglienza.
Diventa quindi a volte a volte difficile distinguere o meglio voler identificare lo spettacolo unicamente di danza perché il festival di per sé offre delle proposte dove il mescolamento di generi è voluto e rifiuta giustamente un etichettamento. Proviamo comunque qui di seguito a dare qualche indicazione per gli appassionati di danza.
Inaugurazione ufficiale del festival sabato 11 e domenica 12 febbraiocon INK, l‘acclamatolavoro di Dimitris Papaioannou,vincitore del Premio Ubu 2021 per il miglior spettacolo straniero presentato in Italia, in una versione inedita per la prima volta nel nostro paese: un viaggio visionario tra fantascienza, epica e horror firmato da uno dei più importanti autori della coreografia mondiale.MilanoTeatro sabato 18 febbraioinsieme al suo ensemble.Una coproduzione inedita firmata da due delle massime istituzioni cittadine dedicate al contemporaneo.
INITIATION -DANSER BRUIT è il progetto laboratoriale realizzato dalla coreografa francese Julie Gouju, per la prima volta in Italia in questa occasione, e dal filmmaker slovacco Brano Gilan, che propongono dal 13 al 25 marzo un’esperienza dedicata esclusivamente a un pubblico di adolescenti.
Premiati nel 2020 dalla rivista Danza&Danza come migliori interpreti emergenti, Giulio Petrucci e Jari Boldrini (in arte C.G.J. Collettivo Giulio e Jari) sono autori e interpreti della performance Pas de deux, vincitrice del bando DNAppunti Coreografici 2021, sostenuto da Triennale Milano Teatro: una originale scrittura coreografica che abbraccia forme e linguaggi diversi ridefinendo continuamente il legame con lo spazio scenico, con il tempo, con l’altro e con il pubblico (giovedì 16 marzo a DiD Studio).
Icona del voguing e della danza contemporanea, tra gli artisti più amati dal pubblico di Triennale Milano Teatro, ritorna a FOG 2023 sabato 18 e domenica 19 marzo il coreografo statunitense Trajal Harrell, impegnato insieme a sei danzatori del suo Schauspielhaus Zürich Dance Ensemblein una reinterpretazione di The Köln Concertdi Keith Jarrett, una delle improvvisazioni soliste più celebri della storia della musica jazz.
Prima tra gli artisti associati di Triennale Milano Teatro per il quadriennio2021-2024 a debuttare al festival, attualmente tra le protagoniste più significative della danza italiana, Annamaria Ajmone presenta in prima assoluta sabato 25 e domenica 26 marzo negli spazi di Triennale il solo Senza titolo Triennale Milano, composizione coreografica che assume forme e dinamiche differenti in base allo spazio che la ospita.
L’inizio di aprile è all’insegna della danza d’autore con il debutto di La Veronal, altra acclamata compagine della fiorente scena performativa iberica, fondata e diretta da Marcos Morau, che nel suo Sonoma(Premio Danza&Danza come miglior spettacolo contemporaneo) intraprende un viaggio straordinario lungo l’immaginario del grande regista ispano-messicano Luis Buñuel (1-2 aprile).
Negli stessi giorni Alessandro Sciarroni, artista associato di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024 e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, propone in prima italiana nei suggestivi spazi del Salone d’Onore di Triennale il nuovo progetto DREAM, una durational performance partecipativa che vede protagonisti sei performer e un pianista in un dialogo aperto con il pubblico.
Danza, moda, visual e live art si mescolano senza soluzione di continuità nell’installazione performativa 100% polyester, objet dansant n.48, firmatada Christian Rizzo, coreografo transalpino e attuale direttore del prestigioso Centre Chorégraphique Nationaldi Montpellier: una danza senza danzatori, tra musica elettronica e sorprendenti giochi di luce, realizzata in collaborazione con la light designer Caty Olive (4-8 aprile).
Tra i debutti più attesi della sesta edizione, il 12 e 13 aprile FOG presenta in prima italiana lo straordinario How a falling star lit up the purple sky del coreografo statunitense Jeremy Nedd,realizzato in tandem con il collettivo sudafricano Impilo Mapantsula, che utilizza una forma di danza nata nei sobborghi di Johannesburg durante il periodo dell’apartheid (la pantsula) per scardinare gli stereotipi tipici del western e raccontare un mondoin cui non è più l’uomo, ma la natura a governare le cose.La performance è inserita anche nella programmazione di miart.
Presenza preziosa e protagonista immancabile del festival, Ariella Vidach–fondatrice e direttrice artistica della compagnia AiEP –realizza insieme a FOGun progetto pensato appositamente per un palcoscenico naturaleunico, che vede coinvolti giovani danzatrici e danzatori in improvvisazioni e interventi site-specific all’interno della splendida cornice di Parco Sempione (prima assoluta, 23aprile).
Giovedì 27 aprileun altro ritorno a FOG per Industria Indipendente, il collettivo di ricerca fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, che in occasione del festival porterà a Milano per la prima volta una “performance-studio” incentrata su un nuovo lavorodella compagnia:Chaosmosis. In scena: Annamaria Ajmone, Silvia Calderoni, Martina Ruggeri, Iva Stanisic.