Arriva al traguardo della XV edizione NAOperformingfestival, progetto promosso dal DiDstudio con la direzione artistica di Claudio Prati che da 15 anni esplora la danza nell’intreccio con altre discipline e arti, sempre con una particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti.
METAnature: soglie algoritmiche è il titolo evocativo scelto per NAOperformingfestival 2024 che dal 6 al 8 dicembre ci invita negli spazi di Fabbrica del Vapore per una riflessione profonda sul mutamento della natura delle cose, sulla trasformazione delle relazioni che possiamo instaurare con questi nuovi (s)oggetti mutati e con l’ambiente che li contiene. Questo mutamento ci interroga sui limiti, le possibilità e le soglie percettive di un mondo sempre più mediato dai sistemi computazionali e sui confini dei corpi che si muovono al suo interno.
Proprio il corpo è punto di partenza e terreno d’indagine per i giovani artisti coinvolti, quasi tutti selezionati tramite il Bando NAOpf2024. C’è il corpo in trasformazione in Amadriadi di Michele Ifigenia Colturi che si ispira alle ninfe silvestri della mitologia greca per una riflessione sul concetto di metamorfosi; c’è il corpo in relazione alla voce, tema che affascina molti dei giovani autori protagonisti: voce come espressione sonora pre-linguistica nel caso di PARTITURAZERO di Elena Boillat o di miscéa di Chiara Cecconello, voce in relazione al movimento per Maria Combi in quando il tempo ha soffiato, voce che diviene parola poetica in Nasciture di Filippo Balestra e Marko Miladinovic, per sfociare in un urlo liberatorio in (e poi entrarono i cinghiali) di Simone Lorenzo Benini e Miriam Budzáková presentato in prima nazionale.
E ancora, c’è il corpo in relazione all’ambiente ne Il re dei ratti – ovvero l’isteria che precede l’atto mortale di Collettivo Delirium Tremens che attraverso materia, luce e suono dà forma tangibile alle pulsioni più carnali e recondite, o in relazione alla tecnologia sul confine tra reale e virtuale in Hide and Reveal di Francesco Ferrari.
Non mancano momenti di approfondimento con esperti e studiosi su come le immagini algoritmiche e le tecnologie possano inserirsi nella ricerca artistica corporea per ampliarne gli orizzonti.
Per programma e maggiori info clicca qui: http://www.distudio.org