Yeled / Shoot Me della compagnia Aterballetto va in scena martedì 16 maggio alle 20.30 per ModenaDanza al Teatro Comunale di Modena. Una doppia serata con coreografie rispettivamente dell’israeliano Eyal Dadon e di Diego Tortelli.
Dopo aver allestito in successione spettacoli di coreografi affermati con Ohad Naharin e Johan Inger, Aterballetto guarda ancora una volta alla generazione di nomi emergenti del panorama internazionale. “Mettere al centro i maestri è facile e doveroso, per una realtà come la nostra – spiega Gigi Cristoforetti, direttore della compagnia -, ma riteniamo fondamentale anche intercettare quel momento in cui il trasporto dell’inizio carriera si incrocia con uno stile che si forma, e con una maturità che per emergere ha bisogno di opportunità e sfide importanti da affrontare. La serata è una cartina al tornasole di questa intensa vitalità, che fa del palcoscenico la pagina bianca dove far emergere intime riflessioni personali, come nel caso di Eyal Dadon con Yeled. Ricordi, interrogativi tipici di chi attraversa la linea d’ombra senza smettere di tener viva la fanciullezza. Ma scopriremo che al di sopra di citazioni precise, come la passione per i videogiochi, Dadon ha soprattutto una capacità coreografica precisa e incalzante, e una spudorata voglia di utilizzare il corpo e il gesto verso forti tonalità espressive. Diego Tortelli arricchisce ancora, con Shoot Me, il proprio stile, spinge l’acceleratore del ritmo creativo, attinge alla musica come fonte di complicità. Shoot me appare come un puzzle di tessere musicali e di momenti danzati che richiedono alla compagnia intesa e nitidezza espressiva.”
Shoot Me è una creazione per tutta la compagnia sulle musiche degli Spiritualized, gruppo rock inglese formatosi nel 1990, e da alcune registrazioni di poesie declamate dal cantante Jim Morrison che ci parlano di libertà. Il lavoro nella sua costruzione si ispira al concept di “concerto-balletto” rivisitato in chiave contemporanea dove musica e danza si accompagnano in una composizione priva di narrazione, ma che grazie alla forza della musica, a volte aggressiva e altre volte poetica, ci guida per creare immaginari aperti e a provare emozioni. “Nel processo di creazione insieme ai danzatori – racconta Eyal Dadon – ho riflettuto sul momento della nostra vita nel quale abbiamo perso la sensazione di essere bambini, di essere naturalmente puri, e la capacità di avere filtri puliti. Quando è stato il momento in cui abbiamo perso la nostra innocenza e perché”.
Dadon dal 2011 ha coreografato suoi lavori in tutto il mondo, ricevendo premi internazionali ad Hannover, Gerusalemme, Bulgaria e Cina. Ha creato per compagnie e teatri quali Stanislavsky Opera Ballet di Mosca, Jerusalem Dance Theater, Bayerisch Staatsoper di Moanco, The Czech National Ballet di Praga e Hessisches staatsballett di Wiesbaden. Diego Tortelli dal 2018 è coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, per cui ha creato brani quali Domus Aurea, Interview: Emanuele e Clément, A poetry abstraction, Preludio, Another Story, Feeling Good, Kepler, Meridiana. Nel 2021 è il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato dalla Biennale di Venezia con il Settore Danza per la realizzazione di un progetto coreografico inedito e originale.