ll Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo sono in lutto per la scomparsa di Elisabetta Terabust.
Artista e interprete versatile, di grande generosità e sensibile alle innovazioni dei coreografi contemporanei come al grande repertorio classico, ha danzato con i più grandi ballerini del nostro tempo, da Rudolf Nureyev a Erik Bruhn, da Paolo Bortoluzzi a Peter Schaufuss e Patrice Bart, e per coreografi straordinari tra i quali Roland Petit e con lo stesso entusiasmo e apertura culturale e artistica ha assunto l’incarico della direzione del Corpo di Ballo scaligero per quattro anni dal 1993 al 1997; attenta alle nuove energie coreografiche (ricordiamo il Progetto Contemporaneo alla Scala) e alle nuove generazioni, ha fatto emergere nuovi talenti primi fra tutti gli allora giovanissimi Roberto Bolle e Massimo Murru e portato alla Scala importanti coreografi in repertorio tra cui MacMillan e Glen Tetley; sempre alla Scala è tornata, nuovamente come direttrice nel 2007 – 2008. In una intervista rilasciata a “Il Tempo” diversi anni fa, una frase che sintetizza il suo pensiero “Il repertorio del passato non morirà mai. Ma il pubblico ama anche la buona danza contemporanea: perché la danza è una, purchè sia di alta qualità”.