Va in scena giovedì primo febbraio 2024 alle 20.30 per la stagione di danza al Teatro Comunale di Modena Il Lago dei Cigni interpretato dal Balletto dell’Opera di Tbilisi.
Il titolo, uno dei più noti del repertorio classico, va in scena nella coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov nella versione e messa in scena firmata da Alexei Fadeechev nel 2016. Nina Ananiashvili, direttrice artistica della compagnia, ha ricevuto, fra tanti altri riconoscimenti, i titoli di Artista del Popolo di Georgia e di Russia, The Presidential Order of Excellence, il Premio di Stato della Federazione Russa, il premio nazionale russo ‘Triumph’ per i risultati nel campo delle arti e il titolo Donna dell’anno (1997) dell’American Biographical Institute.
Il Teatro Georgiano Nazionale d’Opera e di Balletto, già Teatro Imperiale, fondato nel 1851, è uno dei più antichi dell’Europa orientale. Sotto la direzione di Nina Ananiashvili, già prima ballerina del Teatro Bolshoi di Mosca, la compagnia si è esibita in tournée internazionali in Giappone, Cina, Taiwan, Israele, Egitto, Estonia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Azerbaigian, Armenia, Ecuador, Oman, Dubai, Portogallo, Scozia, Spagna e in Italia, particolarmente richiesta per il magistero accademico e l’interpretazione dei grandi classici della tradizione. Con la Compagnia hanno collaborano coreografi e maestri di ballo di fama internazionale come Mikhail Lavrovsky, Frank Andersen, Bart Cook, Ben Huys, Margaret Barbieri, Alexey Fadeechev, Nancy Euverink, Ken Ossola, Patrick Delcroix, Brigitte Martin.
Il lago dei cigni deve la sua fortuna a Petipa e Ivanov, che, nell’ultimo decennio dell’Ottocento, in ambito pietroburghese, in una fase di massima fioritura della danza accademica, seppero conferire all’opera di Ciajkovskij, dopo il suo primo e inglorioso allestimento al Bolshoj di Mosca, il meritato successo. La riuscita della Bella addormentata e dello Schiaccianoci – le altre due note produzioni fin de siècle su musica di Ciajkovskij – aveva indotto la sovrintendenza dei Teatri Imperiali a rimettere in scena il soggetto. Nella storica versione di Petipa-Ivanov, invenzione coreografica ed eccellenza formale si coniugarono mirabilmente alla partitura ciaikovskijana, di cui l’azione, ora con accenti toccanti, ora nel segno della più brillante e sfarzosa spettacolarità, in un alternarsi di toni e atmosfere, esalta la valenza. Straordinaria è la corrispondenza fra le note e le immagini danzanti, la pari importanza che la danza e la musica assumono nel trasferire sentimenti ed emozioni. Proprio per questa capacità di suggestione visivo-sonora nella resa del conflitto fra il bene e il male l’arcinota produzione occupa un posto di assoluta preminenza nel repertorio di tradizione.
Info www.teatrocomunalemodena.it.