Non sono molti i festival di danza contemporanea che possono vantare 35 edizioni ininterrotte.
Bolzano Danza, organizzato dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, è tra questi, e tanto orgoglioso della sua storia quanto proiettato al futuro, riafferma la sua unicità presentando un’edizione ricca di sorprese che renderà lo spettatore un ‘viandante’ del tempo presente dal 12 al 26 luglio 2019.
Wanderer il titolo dato al cartellone 2019 dal direttore artistico Emanuele Masi, affiancato dal guest curator della sezione Outdoor Rachid Ouramdane. Insieme ridisegnano la mappa di Bolzano attraverso la danza contemporanea, le sue infinite declinazioni, la sua storia, la sua capacità inclusiva e gli intrecci con altre arti: la musica in primis, eseguita dal vivo in molti spettacoli in programma, ma anche il nouveau cirque e le arti visive.
“Partendo da Winterreise che il coreografo Angelin Preljocaj traspone in danza nello spettacolo d’apertura – spiega Emanuele Masi – abbiamo scelto la figura del viandante romantico come emblema di questa edizione. Gli spettacoli presentati al Teatro Comunale, così come la sezione Outdoor, percorrono in direzioni diverse i possibili sentieri di un Wanderer, che – come nel mito letterario – compie un viaggio in primo luogo alla ricerca di se stesso. Un percorso in territori sconosciuti ma affascinanti: dal viaggio iniziatico ottocentesco all’estasi del clubbing sfrenato, dalla notte disperata ed esausta del migrante all’esplorazione di pregiudizi e taboo annidati dentro di noi”. Visione condivisa da Rachid Ouramdane che pone al centro del suo progetto Outdoor l’indagine dei “territori e dei confini interiori che tracciano la personalità di ogni individuo definendone la cartografia affettivae influenzandone scelte ed emozioni”.
Bolzano Danza 2019 conta 32 appuntamenti ospitati nelle sale del Teatro Comunale, in diversi luoghi cittadini e a Museion.
Molte le novità ma anche i ritorni. La compagnia associata GauthierDance di Stoccarda sarà protagonista di due programmi, così come l’amatissimo coreografo francese Olivier Dubois. Di ritorno si tratta anche per Angelin Preljocaj e per Virgilio Sieni con due lavori rispettivamente in prima nazionale e assoluta, affiancati da Franchir la nuit di Rachid Ouramdane e da recenti creazioni, mai viste in Italia, di Lisi Estaras e Sita Ostheimer.
Il programma è inoltre scandito da un’importante celebrazione: la ricorrenza dei cento anni dalla nascita di Merce Cunningham – in linea con i maggiori teatri e festival mondiali – con l’ospitalità del Centre National Danse Contemporaine d’Angers che custodisce l’eredità del geniale maestro americano in Europa. Ma ci sono altri due ‘omaggi’ a danze storiche del Novecento nel cartellone: quello di Luna Cenere a Isadora Duncan (Natural Gravitation il 22 luglio, Teatro Studio) e di Latifa Laâbissi a Mary Wigman, una rilettura ‘dilata nel tempo’ della famosa Hexentanz abbinata al video Silent creato da Renate Lorenz e Pauline Boudry proiettato sulla facciata di Museion.
Tanti altri sono gli appuntamenti, anche per il pubblico dei più piccini.
Per maggiori informazioni: http://www.bolzanodanza.it