Dopo il successo dell’edizione 2022 che ha registrato una partecipazione di pubblico giovanissimo, torna il format delle Conferenze Danzate. Quattro gli appuntamenti per MILANoLTRE 2023.
Il primo ad inizio festival (28 settembre) “prima della prima” è Body in revolt a cura di EMIO GRECO, PIETER C. SCHOLTEN/ICK – PORTA D’ORIENTE/Vivaio.
Dal 10 al 12 ottobre le conferenze saranno condotte da esperti del settore con la presenza di sei performer d’eccezione, gli scaligeri Stefania Ballone e Matteo Gavazzi accompagnati dai giovani Linda Giubelli e Alessandro Paoloni, con l’aggiunta di Christian Fagetti e Denise Gazzo per una delle conferenze. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo.
10 ottobre
George Balanchine, Roland Petit, Jerome Robbins a cura di Elisa Guzzo Vaccarino
con Stefania Ballone, Matteo Gavazzi, Linda Giubelli e Alessandro Paoloni
Tre grandi, tre storie, tre origini, tre profili distinti d’autore, tre patrimoni di danze pregiatissimi: Balanchine, Robbins, Petit, se non coetanei, di successo mondiale coevo.
Il balletto top di gamma del Novecento si incarna in George Balanchine (1904-1983), georgiano, un orientale quindi, di studi russo-pietroburghesi, emigrato in Francia, coreografo per i Ballets Russes di Diaghilev, e poi insediato negli USA, maestro di balletto concertante nel suo New York City Ballet; Jerome Robbins (1918-1998), un ebreo russo (Rabinowitz) nato a Manhattan, poliedrico e geniale, dal musical (West Side Story) alle stilizzazioni folk al modern espressionista, pure creatore per il NYCB e anche a Broadway e al cinema; Roland Petit (1924-2011), un francese piccante di eros pop, cresciuto nella Parigi esistenzialista e letteraria e accolto tra piume e lustrini a Hollywood con la sua Musa-vedette Zizi Jeanmaire.
Tre autori ideali per le grandi compagnie di balletto, come la Scala, con i suoi giovani e duttili danzatori, pronti a misurarsi agilmente con stili, poetiche e tecniche scintillanti di bravura. (Elisa Guzzo Vaccarino)
11 ottobre
Romeo & Giulietta a cura di Stefano Tomassini con Stefania Ballone, Matteo Gavazzi, Linda Giubelli, Alessandro Paoloni
Nel reading di questo play shakespeariano, Jacques Derrida scrive che «Romeo e Giulietta è la messa in scena di tutti i duelli/duali» perché l’unica certezza assoluta «è il fatto che l’uno deve morire prima dell’altro»; il ripetuto contrattempo (la lettera, il veleno etc.) che produce tale certezza «è l’anacronia esemplare, l’impossibilità essenziale di qualsiasi sincronizzazione assoluta»: è questa impossibile sincronia che segna la vicenda dei due amanti a tenere insieme così tanti contrattempi danzati, a partire da quella di Lavronskij o da quella poco conosciuta di Balanchine, a quella già radicale di MacMillan, fino alle ultime di Sasha Waltz, Mauro Bigonzetti e Roberto Zappalà. (Stefano Tomassini)
12 ottobre
La danza in Tv a cura di Alessandro Pontremoli con Stefania Ballone, Christian Fagetti, Matteo Gavazzi, Denise Gazzo e Alessandro Paoloni. La danza in Tv è oggi quasi un reperto archeologico da Techetecheté, ma agli albori del nuovo mezzo