In occasione della giornata mondiale del flamenco torna, dopo gli spettacoli di giugno, l’appuntamento autunnale con Milano Flamenco Festival.
Sul palco del teatro Strehler la danzatrice/bailaora Sara Cano con il bailaor Ricardo Moro accompagnati dalle meravigliose voci di Alberto Funes y Al Blanco, presentano Mujer de pie, ispirata all’omonima opera della filosofa e scrittrice Chantal Maillard.
Incessante nella ricerca e sviluppo di un proprio linguaggio che ha come punto di partenza un solido bagaglio di flamenco, danza spagnola/stilizzata e danza contemporanea Sara Cano riflette sulla costanza vitale, sulla lotta per la difesa degli ideali e sul perseguimento dei propri obiettivi, sempre e nonostante gli ostacoli posti dai canoni imperanti o dalla difficoltà sociale che deriva dalla condizione di donna. Una donna creativa in un mondo disegnato da e per gli uomini. Una lotta per resistere.
Due cantanti, una danzatrice e un danzatore, ognuno con un background molto particolare, condividono i loro corpi e la loro esperienza per stabilire una comunicazione in uno spazio comune, in cui musica sperimentale, flamenco, danza, presenza e maturità parlano dell’idea di reinventarsi per riemergere, di rimanere, di celebrare la vita, di essere continuando ad esserci.
Come diceva lo scrittore e poeta Ledo Ivo, “eccomi, in attesa del silenzio”. Ma questo non è un requiem. Non è una canzone alla morte, ma un inno alla vita. Un inno alla vita che, nonostante le sue morti – alcune quotidiane, altre trascendenti – continua a scorrere, come una piccola sorgente che sprigiona acqua, che si fa strada. Eccomi qui, a farmi strada, cercando una breccia, cercando l’abisso… Cercando, sempre cercando.
Al termine dello spettacolo Sara Cano incontrerà il pubblico per condividere il processo creativo e rispondere a domande e curiosità.