Mentre si concludono il 16 ottobre le recite di La Dame aux camélias di John Neumeier, la Compagnia è già immersa nelle prove del titolo conclusivo della Stagione di Balletti: dall’ 8 al 20 novembre il Trittico Balanchine-Robbins omaggerà due Maestri che sono assoluti punti di riferimento per il mondo della danza e del balletto.
Vedremo George Balanchine, con Theme and Variations, ripreso dal repertorio ma con una nuova veste, firmata da Luisa Spinatelli, e Jerome Robbins, con Dances at a Gathering, bellissimo balletto di grande delicatezza, e The Concert, frizzante e spiritoso, che sarà divertente anche per il pubblico.
Con questi due lavori che la Scala presenta per la prima volta si va a colmare un vuoto e arricchendo il repertorio con una firma, quella di Jerome Robbins, ancora poco presente.
Tre classici del Ventesimo secolo, titoli iconici per una serata che riunisce e celebra due indiscussi Maestri e la loro tuttora assoluta modernità. George Balanchine con Theme and Variations che torna in scena con una nuovissima veste, firmata da Luisa Spinatelli. Un concentrato sviluppo del lessico del balletto classico, questo capolavoro del più puro stile balanchiniano, nacque dall’intento – come scrisse lo stesso autore – “di evocare il grandioso periodo del balletto classico, che fiorì in Russia con l’aiuto della musica di Čajkovskij”. Sarà invece la prima volta alla Scala per due tra i più noti balletti di Jerome Robbins, entrambi su pezzi pianistici di Chopin: Dances at a Gathering, gioiello di pura danza, ispirata dal tessuto musicale e dalle sue nuances, e The Concert, unico nel suo genere, ironico e brillante spaccato delle umane fantasticherie e stravaganze, di una serie di personaggi che assistono a un recital di pianoforte.