Ieri sera è andato in scena alla Triennale di Milano PARADISO di Virgilio Sieni.
PARADISO è un lavoro basato sul tentativo di trasferire in gesto l’endecasillabo di Dante ma non solo.
Se fosse così il Paradiso sarebbe bellissimo. Così come lo vediamo in scena: un mondo di piante in sintonia con l’uomo. L’essere umano che diventa tutt’uno con la natura. I danzatori infatti si lasciano avvolgere dal verde trasportando le piante da un posto ad un altro con gesti morbidi, tondeggianti, quasi sospesi, in un quadro simbiotico, muovendosi gli uni accanto agli altri, senza mai toccarsi, come se ci fosse un qualcosa che tiene uniti, gli uni agli altri. Poesia tradotta in movimento. L’uomo che è un tutto con la natura.
Virgilio Sieni spiega che ha voluto “Togliere il gesto dalla dimensione giornaliera del fare le cose”. Dunque il gesto in sé privo di senso e del quotidiano ma col ritmo della terzina. Anche la musica di Salvatore Sciarrino è stata scelta perché priva di ritmo a sottolineare l’esigenza di andare oltre il connubio ritmo-movimento; un lavoro immane per la memoria dei danzatori. Ma ogni tentativo di racconto di questa coreografia è riduttivo perché qui c’è un uomo che ha fatto della ricerca del gesto la sua vita ed il lavoro ed il vissuto che c’è dietro ad ogni pensiero e gesto è enorme. Un lavoro quindi da vedere per calarsi in tutt’altra dimensione, in un Paradiso di gesti, suoni avvolti da una rasserenante oscurità
Replica 2 dicembre 19.30 http://www.triennale.org