Giovedì 13 marzo, alle 21, Roberto Tedesco e Gador Lago Benito danzano sulle note di Daniele Di Bonaventura e Alfredo Laviano alle Artificierie Almagià di Ravenna
Con Impromptus: arie, danze e improvvisazioni, un progetto nato grazie al dialogo con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, la Stagione Danza del Teatro Alighieri di Ravenna esplora nuovi modi di interazione tra movimento e suono.

Giovedì 13 marzo, alle 21 alle Artificerie Almagià, vede Daniele Di Bonaventura al bandoneon e Alfredo Laviano alle percussioni; a danzare sono Roberto Tedesco e Gador Lago Benito. Favorendo una relazione fluida e spontanea tra le due discipline in uno spazio creativo dove coreografi e musicisti lavorano fianco a fianco, Impromptus permette di dare forma a opere attraverso l’improvvisazione e la reciproca ispirazione.
“Improvvisazione è oggi un termine assai vago. Che spesso allude soltanto ad un margine di autonomia nella creazione – nota Gigi Cristoforetti, direttore del CCN/Aterballetto – La vera improvvisazione è invece quella che caratterizza il progetto Impromptus. Nasce da un incontro tra artisti di discipline diverse, i quali dentro lo spazio e con il pubblico costruiscono qualcosa che prima non siamo in grado neppure di immaginare. Aspettiamo con curiosità questo momento quasi magico.”
“Da sempre cerchiamo di rendere la nostra programmazione sensibile ai nuovi linguaggi e ai nuovi pubblici – sottolinea Antonio De Rosa, Sovrintendente di Fondazione Ravenna Manifestazioni – e siamo pertanto molto felici che quest’anno la collaborazione con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e il suo direttore generale e artistico Gigi Cristoforetti ci offra occasione di ampliare gli orizzonti della Stagione, attraverso sperimentazioni nei territori dell’improvvisazione, all’incontro fra musica e danza. Grazie al coinvolgimento di interpreti di qualità, approdiamo alle Artificerie Almagià, fra i luoghi più caratterizzanti e vivaci della Darsena di città, il ‘magazzino dello zolfo’ dove cercheremo nuove alchimie e ci spingeremo oltre i tradizionali confini della composizione.”
Info http://www.teatroalighieri.org