Körper – Centro Nazionale di Produzione della Danza propone numerose performance in Italia e all’estero portando avanti processi di ricerca sul linguaggio coreografico e sperimentazione artistica.
La circuitazione del mese di marzo prosegue con la presentazione al pubblico dell’ultima fase di lavoro di Decisione Consapevole (Giovedì 28 marzo – ore 21) progetto del coreografo Roberto Tedesco presentato in anteprima alla Fonderia di Reggio Emilia, presso il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto, coproduttore del lavoro.
Decisione Consapevole coinvolge quattro danzatori sul procinto di scegliere, in una mappa concettuale pensata per guidare le sessioni di improvvisazione. Dubbi e certezze si muovono in uno spazio vuoto da riempire e svuotare attraverso la consapevolezza di ogni singolo interprete. Il rispetto del gusto gioca un ruolo fondamentale per far sì che tutto risulti omogeneo e che le diverse personalità siano vestite da un unico abito: quest’ultimo veste gli interpreti di specifici atteggiamenti, ritmi e modi minuziosamente studiati, pone limiti che comprendono però infinite libertà ed è tutto ciò che esorta alla decisione.
Forse allora è l’abito la stessa consapevolezza? Isolamento, intimità, comunicazione, comunità sono le quattro parole chiave che pur restringendo il cerchio mantenendo la decisione più rispettosa, lasciano ancora infinite possibilità di interpretazione. Decidendo consapevolmente la parola chiave, i danzatori inizialmente riempiranno la scena, esistendo singolarmente ma anche e soprattutto aggregandosi; analisi e rielaborazione porteranno poi alla versione finale.
ROBERTO TEDESCO
Roberto Tedesco nasce in un piccolo paesino della Calabria in provincia di Cosenza, sul mare. Inizia gli studi di danza nella scuola del suo paese all’età di 11 anni, qui le sue insegnanti lo fanno appassionare e lo sostengono credendo che quella passione un giorno potrà trasformarsi in un vero lavoro. All’età di 17 anni partecipa all’audizione per entrare a far parte della Scuola del Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolini, la quale ammette Roberto nella scuola e gli offre anche l’opportunità di entrare a far parte della compagnia giovanile, lo Junior Balletto di Toscana. Con la compagnia ha l’opportunità di fare esperienza di palcoscenico, danzando coreografie di coreografi italiani già affermati e di imparare così il mestiere di danzatore professionista.
Dopo due anni a Firenze Cristina Bozzolini, direttrice oltre che della scuola anche della compagnia Aterballetto, offre a Roberto l’opportunità di trasferirsi a Reggio Emilia per iniziare la sua carriera da professionista. L’esperienza con Aterballetto dura 10 anni, anni nei quali ha la possibilità di lavorare con grandi coreografi del panorama nazionale e internazionale, tra questi: Ohad Naharin, Jiri Kylian, Hofesh Shecter, William Forsythe, Johan Inger, Mauro Bigonzetti, ecc.
Oltre che al suo ruolo di danzatore si appassiona presto alla coreografia iniziando a sperimentare grazie alle serate giovani coreografi organizzate dalla compagnia. Riceve dei riconoscimenti per le sue coreografie venendo selezionato per prestigiosi concorsi coreografici e ricevendo dei premi. Negli anni Roberto sente sempre di più il bisogno di dedicare tempo alla ricerca coreografica e capisce che non può più essere una passione secondaria da portare avanti solo ritagliandosi attimi di tempo tra un impegno e un altro con la compagnia. Nel primi mesi del 2021 infatti decide di concludere la stagione in corso con Aterballetto e di non rinnovare il contratto per la stagione successiva, per potersi finalmente dedicare al 100% alla realizzazione delle proprie idee e all’inseguimento dei suoi personali obiettivi.