Sabrina Brazzo protagonista in“LA MIA VITA D’ARTISTA – Storie di ordinaria e straordinaria dislessia”
Questa sera è andato in scena, al Teatro Carcano di Milano, “LA MIA VITA D’ARTISTA – Storie di ordinaria e straordinaria dislessia”, uno spettacolo ideato da Micaela Masella (morta purtroppo prematutramente l’anno scorso) in favore dell’associazione Potenziamenti-Dislessia 360, associazione impegnata in progetti di supporto in favore delle persone con dislessia e altri disturbi specifici dell’apprendimento.
Lo spettacolo ha ripercorso le difficoltà riscontrate dall’étoile Sabrina Brazzo, in quanto dislessica, durante il periodo scolastico e di ballerina, per sottolineare quanto sia importante la diagnosi precoce dei disturbi specifici di apprendimento al fine di aiutare chi ne ha bisogno con un programma personalizzato mirato alle proprie necessità.
Varie sono state le coreografie che si sono succedute: da quella di Giorgio Azzone a quella di Joe Lampugnani, da Margarita Smirnova ad Andrea Volpintesta e Max Volpini fino a quella di inconfondibile di Giulia Staccioli che, sul finire del pezzo coreografico, ha visto i suoi ballerini sollevare la sbarra alla quale lavorava Sabrina fino a farla quasi volteggiare su in aria, leggera come una farfalla. Sì perché, in presenza di disturbi specifici dell’apprendimento o di bisogni educativi speciali, se supportati, si può volare veramente in alto.
Sabrina Brazzo durante le prove con l’Accademia Kataklò di Giulia Staccioli |
Nella foto qui sopra si vede Sabrina Brazzo tra i ballerini della Accademia Kataklò visibilmente commossa durante i saluti finali e lo sguardo di Andrea Volpintesta, suo marito, a lei rivolto, sempre attento e sempre al suo fianco.
Ci vuole coraggio per mettersi a nudo ma sopratutto ci vuole una grande qualità: quella della generosità, perché questa sera non si è solo voluto ballare per il pubblico ma si è desiderato dare un senso più profondo ad una bella serata a teatro.