Ieri in piazza Duomo a Milano Roberto Bolle, accompagnato dalla prima ballerina della Scala Nicoletta Manni, ha dato una lezione alla sbarra a più di 1600 allievi ballerini. Un Guinness dei primati che ci si augura potrà lasciare un segno in favore dell’arte della Danza in Italia.
Queste le parole dell’étoile sul suo profilo Instagram: “Tanti cuori danzanti animati da un’unica passione. E un messaggio potente da fare arrivare a chiunque avrà il compito di gestire l’arte e la cultura in Italia: la Danza merita di essere valorizzata, perché elemento cardine del nostro patrimonio culturale ed artistico, e sopratutto per senso di responsabilità verso centinaia di migliaia di giovani che vivono di questa passione e sognano un futuro professionale nel nostro Paese.”
Il Ballo in Bianco è stato realizzato in collaborazione con AssoDanza, associazione di tutela e rappresentanza del mondo della danza che conta in Italia oltre 10.000 associazioni tutelate e rappresenta il 75% dell’intero comparto delle scuole private di danza, che sono circa 15.000 e raggiungono con la propria attività circa 2,5 milioni di famiglie italiane.
Non possiamo che essere riconoscenti a Roberto Bolle che ha fatto qualcosa di straordinario e che non si era mai visto, almeno nel nostro paese. Roberto Bolle non è solo il grande ballerino che tutti conosciamo ma è una persona di giudizio che fa tesoro dei propri errori. Alla prima edizione di OnDance si era proprio dimenticato delle scuole di danza. In quella prima occasione aveva portato la danza nelle strade della sua città rivolgendosi così al grande pubblico attraverso diversi interventi danzati con svariati generi di danza ma non aveva coinvolto gli alunni, i ballerini di domani. Oggi Bolle è consapevole che non solo c’è bisogno di ampliare la platea degli utenti a teatro ma che c’è anche la necessità di sostenere le scuole di danza, per troppo tempo lasciate a se stesse.
Bravo Roberto! Oggi non sei solo il mito della danza, sei il mito di tutti noi!