Si continua a lavorare al Ministero della cultura per la riapertura dei corpi di ballo delle fondazioni lirico-sinfoniche ma la strada intrapresa è per il bene dei danzatori?
Qui di seguito vi propongo il comunicato e la lettera inviata ieri dal movimento Danza Error System , che si occupa dei diritti delle danzatrici e dei danzatori delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche (ovvero della salvaguardia e della ricostituzione dei corpi di ballo stabili di tali enti), al Ministero della cultura.
“Ministro, apprezziamo la sua volontà, dichiarata in più occasioni, di investire nella danza e nei corpi di ballo, ma riteniamo fondamentale che le risorse stanziate vengano utilizzate per la reale riapertura dei corpi di ballo stabili delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Dia l’opportunità alle Fondazioni prive di un corpo di ballo di riaverne uno al proprio interno, sostenendo quei Sovrintendenti che, come qui all’Arena di Verona, desiderano ricostituirlo.”
Precisiamo che diffondiamo queste notizie come Danza Error System, quindi di non coinvolgere in alcun modo in maniera diretta le danzatrici e i danzatori dell’ente, che potrebbero essere sottoposti a strumentalizzazioni negative da parte del teatro.
Questo divieto loro imposto è l’ennesimo schiaffo ad una categoria mortificata da anni, la cui rinascita non può identificarsi in soluzioni che favoriscono la precarizzazione e le esternalizzazioni (vedasi nostra lettera in allegato).
Dunque, per un’informazione completa e trasparente, vi chiediamo nei prossimi articoli che pubblicherete in merito al balletto in questione di rimarcare i seguenti punti:
- le danzatrici e i danzatori che daranno vita ad uno spettacolo eccellente, quale sarà “Zorba il Greco”, vivono delle condizioni lavorative precarie da decenni, venendo discriminati, rispetto ai colleghi del coro e dell’orchestra, questi ultimi giustamente a tempo indeterminato;
- secondo le ultime intenzioni del Ministero della Cultura, non sarebbero ricreati dei corpi di ballo stabili e interni (quindi nelle dotazioni organiche) alle Fondazioni lirico-sinfoniche, ma delle compagnie esterne, alle quali sarebbe affidata la programmazione delle Fondazioni stesse, al posto dei corpi di ballo. Se questo accadesse le danzatrici e i danzatori ad oggi precari, ma assunti secondo CCNL dalla Fondazione Arena, non verrebbero mai stabilizzati, non potrebbero mai partecipare ad un concorso e verrebbero sostituiti da queste compagnie esterne, passando da essere precari ad essere disoccupati;
- la Direzione della Fondazione Arena ha impedito alle danzatrici e ai danzatori di poter esprimere pubblicamente le loro istanze, mettendo così un veto sul far emergere tutta questa parte della storia;
- dietro al balletto Zorba c’è una storia fatta di precarietà lavorativa, di Istituzioni assenti, di dimenticanza di una professione e di una disciplina che in Italia viene studiata da circa un milione e mezzo di allievi. “Non è tutto oro quello che luccica”. Zorba sarà uno spettacolo grandioso, ma accanto a questo non potete e non dovreste omettere la vera realtà che vivono le danzatrici e i danzatori che metteranno in scena lo spettacolo.