Ritorna negli spazi estivi all’aperto SHINE Pink Floyd Moon di Micha van Hoecke con Raffaele Paganini
15 luglio al Nervi Music Ballet Festival – 21 luglio alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, Roma per il Roma Summer Fest – 4 agosto al Blubar Summer Festival diFrancavilla al Mare (CH): queste le tappe estive 2023 di SHINE Pink Floyd Moon di Micha van Hoecke, opera rock con le musiche eseguite dal vivo dai Pink Floyd Legend, la formazione (direttore musicale Fabio Castaldi) oggi riconosciuta come tra le migliori interpreti in Europa della musica dei Pink Floyd.
Ne è protagonista Raffaele Paganini che danza insieme alla Compagnia Daniele Cipriani.
“Il mio non è un ritorno in palcoscenico, ma un ritorno a sorridere”, afferma Raffaele Paganini, che dopo un’assenza dalle scene durata molti anni, oggi interpreta appassionatamente Syd Barrett, musicista dei Pink Floyd perdutosi nelle regioni sconosciute della “luna (intesa come malattia mentale) e a cui i compagni della band resero omaggio in alcune loro iconiche canzoni. Paganini, già primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma e popolarissimo grazie alle apparizioni in programmi televisivi di grande ascolto come Fantastico negli anni ’80, ci racconta che “Quando Daniele Cipriani mi telefonò per propormi di subentrare a Denys Ganio nella ripresa di SHINE Pink Floyd Moon, la mia risposta non poteva che essere «Sìììììì!!!», con un grido che partiva dal profondo dell’anima come quello della vocalist in The Great Gig in the Sky! Perché, pur essendo un ballerino classico abbeverato alla fonte di Ciaikovsky e degli altri grandi compositori, faccio parte di quella generazione che respirava ancora nell’aria le canzoni dei Pink Floyd. Per non parlare della mia grandissima amicizia sia con Micha van Hoecke, sia con Denys Ganio, entrambi artisti al cui fianco ho lavorato per anni. Insomma, il ruolo di Syd, che interpreto da un anno, mi calza in maniera stu-pe-fa-cen-te: era scritto nelle stelle che dovessi un giorno interpretare SHINE Pink Floyd Moon.”
Le “stelle” a cui Paganini allude sono onnipresenti nelle liriche dei Pink Floyd: Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour esortano Syd a continuare a brillare, cantandogli Shine On, You Crazy Diamond!. Vien da pensare che in SHINE Pink Floyd Moon, ispirato da questi versi, Micha abbia voluto impartire una simile e imperitura esortazione ideale, prima a Denys Ganio, e ora a Raffaele Paganini.
Le stelle e la luna dei Pink Floyd tornano dunque a splendere in queste calde notti d’estate: si riaccendono in scena le luci psichedeliche, riprendono a roteare e dardeggiare i ballerini della Compagnia Daniele Cipriani (tra cui Mattia Tortora, alter ego giovane e guizzante di Syd/Paganini), mentre gli acclamati – nonché italianissimi – Pink Floyd Legend e le loro tre potenti vocalist lanceranno nell’etere l’ipnotico sound e le liriche ammalianti della band inglese.
A coloro che gli chiedevano di descrivere SHINE Pink Floyd Moon, Micha van Hoecke rispondeva senza esitazione: “È un’opera rock”. Sono, ahinoi, quasi due anni dalla scomparsa del coreografo, regista teatrale e ballerino russo-belga. In gioventù Micha aveva danzato con le compagnie di Roland Petit e di Maurice Béjart, collaborando in seguito con celebri registi come Claude Lelouch e Liliana Tavani, con musicisti come Riccardo Muti, nonché con importanti stelle come Carla Fracci. Fu molto legato all’Italia, essendosi stabilito a Castiglioncello dove aveva sede la sua propria compagnia. Ci sentiamo di dire che quest’opera rock, amorevolmente rimontata dalla sua assistente coreografa e moglie Miki Matsuse e da Stefania Di Cosmo, è il testamento spirituale dell’artista, un lavoro intriso di speranza; questa è rappresentata dalla tremolante fiammella che Syd/Paganini accende nell’oscurità. SHINE Pink Floyd Moon ci esorta ad accendere il lato luminoso della nostra luna interiore, simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa di ogni essere umano, per combattere il materialismo dilagante dei nostri giorni e ritrovare sempre noi stessi, il nostro “io”, anche in tempi bui di smarrimento.