Al Teatro Alighieri di Ravenna martedì 15 novembre, alle 20.30: L’uccello di fuoco, basato su L’oiseau de feu che Stravinskij compose nel 1909 per i Balletti Russi.
È un allestimento del Teatro Gioco Vita – in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza – con le musiche dal vivo eseguite dall’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani. Sulla scena due attori-animatori (Deniz Azhar Azari è la principessa e Tiziano Ferrari è il principe Ivan) e una danzatrice-animatrice (Gloria Dorliguzzo è la mitica creatura del titolo) portano a nuova vita l’immaginifico universo di figure tratte dall’opera di Enrico Baj (1924-2003), pittore milanese tra i più originali del nostro tempo, con la regia e le scene di Fabrizio Montecchi. Una fiaba per tutte le generazioni, l’eterno confronto fra tutto ciò che è luce e tutto ciò che è tenebra, con la promessa – nel brillante piumaggio dell’uccello di fuoco – di una rinascita che non è mai troppo lontana.
Nel “racconto coreografico” de L’uccello di fuoco la musica è in rapporto diretto con la storia. Così anche lo spettacolo del Teatro Gioco Vita – nato nel 1971 come una fra le prime realtà italiane del movimento dell’animazione teatrale e devoto al teatro d’ombra fin dalla fine degli anni Settanta – si configura prima di tutto come un racconto attraverso un sistema di segni scenici dall’impronta fortemente narrativa. Ma la musica di Stravinskij è anche libertà espressiva, la ricerca di un miracoloso equilibrio fra funzionale e autonomo, figurativo e astratto. Lo stesso equilibrio che il Teatro Gioco Vita cerca fra ombre e danza, sempre in dialogo con la musica; perché in fondo la storia de L’uccello di fuoco è un mezzo per esplorare un ventaglio di linguaggi, non ultimo quello di Enrico Baj. La ricerca dell’artista milanese ha sempre affermato il diritto di inventare e reinventarsi, attraversando periodi e movimenti, contaminando con l’uso materiali non convenzionali e attraverso collaborazioni con artisti come Duchamp, Picasso, Fontana, Manzoni, Picabia…ma anche con il mondo del teatro – Baj ha infatti messo a disposizione segni e materia pittorica, su cui la compagnia ha lavorato per costruire personaggi, spazi e situazioni sceniche di quello che è il loro spettacolo di maggior successo, presentato in tutt’Italia e anche all’estero.
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