Confesso di essere stata un po’ scettica prima di ieri sera poiché avevo visto recentemente Misty Copeland nel passo a due di Romeo e Giulietta durante il programma televisivo “La mia danza libera” e non mi era piaciuta, a conferma che non sempre la TV è il mezzo ideale per mostrare la danza. Sebbene all’inizio del primo atto la Copeland si sia mostrata un po troppo “ginnica” nelle movenze fanciullesche, mano a mano che il personaggio evolveva nella Giulietta innamorata e poi disperata, l’étoile americana riusciva a trasportarci ai tempi della giovane adolescente veronese trasmettendo tutta la passione del personaggio. Si potrebbe parlare quasi di un’interpretazione nuova dove la coreografia è intercalata da minimi gesti inusuali che rendono questa Giulietta più attuale ed ancora più vera. Corpo di ballo sempre in gran forma. Le tre zingare interpretate da Virna Toppi, Denise Gazzo e Beatrice Carbone hanno catturato l’attenzione del pubblico per mimica ed affiatamento. L’interpretazione di Roberto Bolle è stata la migliore di sempre, un giovane Romeo spontaneo, sfrontato, disinibito, un vero innamorato: che sia anche un po’ merito di Misty?
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