Grande danza e grande musica per il Balletto della Scala nel mese di marzo, con Mahler, Mozart e Ravel riuniti nel programma in scena dal 10 marzo fino al 7 aprile: un trittico che celebra due “cult” – Petite Mort di Jiří Kylián e Boléro di Maurice Béjart – e ospita una nuovissima creazione, in prima assoluta, Mahler 10, affidata ad Aszure Barton.
Boléro, il balletto-icona di Maurice Béjart torna alla Scala dopo oltre quindici anni di assenza e vedrà, come abbiamo già avuto modo di scrivere, per la prima volta, Roberto Bolle sul sanguigno tavolo rotondo in cinque rappresentazioni; nelle altre si alterneranno gli artisti scaligeri e, per una recita ciascuno, gli ospiti provenienti dal Béjart Ballet Lausanne: Elisabet Ros e Julien Favreau.
Questo Boléro vedrà quindi al debutto oltre all’étoile Bolle, i giovani ballerini Martina Arduino, (nella pomeridiana del 13 marzo, Invito alla Scala, e il 27 marzo), Virna Toppi (il 25 marzo e il 7 aprile) – entrambe nominate da poco prime ballerine del Teatro alla Scala- e Gioacchino Starace (il 5 aprile).
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Virna Toppi
ph. Brescia – Amisano
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Virna Toppi è nata nel 1992.
Nel 2011 ottiene il diploma presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e subito dopo viene scritturata nel Corpo di Ballo del Semperoper Ballet a Dresda dove prende parte a balletti di George Balanchine (Emeralds, Diamonds – come demi soloist e Coppelia), Aaron Watkin (Il lago dei cigni, come solista e principessa russa, Lo schiaccianoci, come demi-soloist danza spagnola e fiocchi di neve, La Bella addormentata e La bayadère– demi-soloist) e alla serata “An Evening with the Works of William Forsythe”. Nel giugno 2012 entra come aggiunta al Corpo di Ballo del Teatro alla Scala ed è Solista dall’aprile 2014 ballando successivamente tantissimi ruoli principali quali Odette/Odile nel Lago dei cigni di Rudolf Nureyev, nel ruolo principale in Pink Floyd Ballet, nel ruolo femminile di Le Jeune homme et la Mort, Kitri nel Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, Cinderella di Mauro Bigonzetti, Giselle (Myrtha e due Willi), Le Sacre du Printemps di Glen Tetley (coppia principale) e tanti altri ruoli. Nel settembre 2017 tra i “danzatori dell’anno sulla scena internazionale” riceve il prestigioso riconoscimento “Positano Premia la Danza – Léonide Massine”.
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Martina Arduino
ph. Brescia – Amisano |
Martina Arduino è nata nel 1996.
Si diploma nel Maggio 2015 ed entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Per La bella addormentata nel bosco curata da Alexei Ratmansky debutta nel ruolo della Fata dei Lillà e del Diamante (Pietre Preziose). In Cinderella di Mauro Bigonzetti ricopre il ruolo della Fata madrina. In poco tempo la ballerina è chiamata a ballare ruoli principali e per il Lago dei cigni curato da Alexei Ratmansky danza nel passo a tre e debutta nel ruolo di Odette/Odile, riprendendo il ruolo anche nel corso della tournée a Parigi presso il Palais des Congrès nel novembre 2016. Nel gennaio 2017 debutta nel ruolo di Giulietta in Romeo e Giulietta di Kenneth Mac Millan e riceve il premio Danza&Danza come Interprete emergente per la stagione 2016. Per La Dame aux camélias di John Neumeier, titolo inaugurale della stagione 2017-2018, debutta nel ruolo di Prudence. In Goldberg-Variationen di Heinz Spoerli è tra gli interpreti principali.
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Gioacchino Starace
ph.Brescia-Amisano |
Gioacchino Starace nasce a Napoli il 14 Settembre 1994.
Nel 2011 vince il Concorso Internazionale “Città Di Spoleto” aggiudicandosi una borsa di studio per la scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Laura Comi, dove ha la possibilità di lavorare e studiare con maestri e coreografi come Mauro Bigonzetti, Luciano Cannito, Alessandra Delle Monache, Pablo Moret, Alessandro Molin.Nel 2015 danza alle Terme di Caracalla “Pink Floyd Ballet” di Roland Petit, con il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nello stesso anno, dopo aver terminato gli studi accademici, inizia la sua carriera professionale nel corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano dove partecipa attivamente a tutte le produzioni. Per La Dame aux camélias di John Neumeier, titolo inaugurale della stagione 2017-2018, debutta nel ruolo di Gaston Rieux. Riceve il premio Danza&Danza come Interprete emergente per la stagione 2017.
In passato il grande Béjart aveva affidato l’interpretazione di questo ruolo a ballerini che avevano una grande personalità e forza carismatica (Luciana Savignano, Jorge Donn, Patrick Dupond, Silvie Guillem), ballerini che oltre ad essere per il pubblico dei veri e propri miti della danza, riconosciuti come delle vere e proprie star internazionali. Oggi, che il maestro non c’è più, l’onore di ballare questo grande ruolo viene affidato all’étoile Roberto Bolle (che fino ad oggi non era mai stato chiamato a ballare sul famoso tavolo rosso) ed a questi tre giovani ballerini non ancora affermati sulla scena internazionale. Un ruolo di grande responsabilità aperto sicuramente ai confronti con chi in passato a calcato le scene del mondo intero e che ha fatto parte della storia della grande danza del XX secolo.
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