Domani, martedì 7 maggio, si chiude ufficialmente la settima edizione di FOG Performing Arts Festival.
La serata, oltre alla prima assoluta di To Da Bone, performance site-specific di (LA)HORDE ambientata negli spazi di Triennale Milano(ore 19.30, 20.15 e 21.00), prevede la prima assoluta del progetto LA TANA di Annamaria Ajmone e Silvia Costa (Triennale Milano Teatro, ore 18.30) e il Closing Party a cura di Radio Raheem Cosmic Perspective from Milan nel Salone d’Onore di Triennale Milano a partire dalle ore 22.00.
(LA) HORDE, uno dei collettivi più dirompenti della scena internazionale si esibisce in una performance site specific in prima assoluta, creata appositamente per FOG 2024: un’energica esplosione di corpi, architetture e musica elettronica live, che porta in scena la ribellione intima della gioventù e il ruolo sempre più politico e identitario dei nuovi media per i più giovani. Sul palco, 11 ballerini provenienti da nove diversi paesi, 11 straordinari “jumper” dotati di un’energia selvaggia e contagiosa.
To Da Bone cerca di interrogarsi sul ruolo che i nuovi media, in particolare social network quali Facebook o Youtube, possono avere nel mobilitare le folle e nel creare movimenti di opposizione. Sul set vengono riproposti diversi balli che vengono riuniti sotto il termine “post internet” (Tekstyle, lo Shuffle, l’Hakken) e in particolare il Jumpstyle: nato come genere musicale electro dance alla fine degli anni 90 in Belgio, il Jumpstyle è una danza che si può scoprire online e che si pratica innanzitutto nella propria camera da letto. Molto intensa e fisica per i ballerini, una sequenza di Jumpstyle dura circa 25 secondi.
Lo schema seguito dai suoi praticanti, spesso autodidatti, è spesso lo stesso: i primi video sono realizzati in camera da letto, poi si spostano in salotto prima di svilupparsi in spazi pubblici. I saltatori filmano le loro sequenze e le pubblicano online per condividere la loro passione, e la pratica si sviluppa naturalmente sui social media attraverso video a cui la comunità reagisce, commentando e rispondendo con nuovi video. Si creano associazioni per formare gruppi all’interno di una comunità che possono affrontarsi in battaglie virtuali, che possono successivamente sfociare in battaglie reali durante uno dei tanti incontri Jumpstyle organizzati in diverse capitali europee.
Fondato nel 2013 da Marine Brutti, Jonathan Debrouwer e Arthur Harel, (LA)HORDE è un collettivo di coreografi e artisti visivi. Alla direzione del Ballet National de Marseille dal 2019, indaga la componente politica della danza e mappa le diverse forme coreografiche di insurrezione popolare, passando dai rave alle danze tradizionali. Le sue opere sono create a partire dall’incontro con varie comunità online e quindi indagano anche su ciò che è accaduto alla danza dopo l’avvento di Internet: si tratta di un tema centrale per il collettivo, che per questo definiscono spesso il loro lavoro come un’indagine sulla “danza post-Internet”. (LA)HORDE ha collaborato con personalità del calibro di Sam Smith e Madonna, dando vita negli ultimi dieci anni a diverse creazioni multidisciplinari attraverso film, performance (Novaciéries, 2015; The Master’s Tools, 2017; Cultes, 2019; Ghosts, 2021) e coreografie (Night Owl,2016; To Da Bone, 2017; Marry Me in Bassiani, 2019; Room With A View, 2020; Age of Content, 2023).
Per una sera, l’ingresso di Triennale Teatro si trasforma nell’interno buio e tiepido di una tana, segnato da temporalità immense, lontane e indistinguibili. I suoi corridoi sono cunicoli labirintici, dove rituali collettivi vengono animati da specie diverse ed estreme che in essa trovano rifugio, e che fanno risuonare la profondità delle sue pareti con un’eco di voci, suoni e corpi. Con Ultimabaret, Benni Bosetto, Francesca Flora e nobile, Heith, Lara Dâmaso, Thyself Agency, Michele Rizzo, Nicola Ratti, Sara Leghissa, Soukaine Abrour, curato da Annamaria Ajmone e Silvia Costa, La Tana invita chi è fuori ad entrare, a radunarsi e abitare insieme l’oscurità.