Si tiene da novembre 2023 a maggio 2024 la rassegna ModenaDanza al Teatro Comunale di Modena, un cartellone di undici spettacoli che presenta come di consueto novità ed eccellenze dal panorama internazionale spaziando fra generi diversi, dal classico al contemporaneo.
Fra gli appuntamenti si segnalano stelle della danza, come Natalia Osipova con il gala Force of Nature, storiche compagnie, come quelle fondate da Alvin Ailey e Paul Taylor, e grandi titoli di repertorio, sia in versione tradizionale, come Il lago dei cigni interpretato dal Balletto dell’Opera di Tbilisi, che nella rivisitazione di coreografi contemporanei, come Giulietta e Romeo danzato dal Balletto di Roma.
Il programma si aprirà dunque martedì 7 novembre con Ailey II, la formazione dei giovani talenti fondata nel contesto del newyorkese Alvin Ailey American Dance Theater, oggi una delle più importanti rappresentanti della danza moderna americana e dell’unicità dell’esperienza culturale afroamericana. In programma quattro successi originali del repertorio, fra i quali due in prima italiana (Freedom Series e un estratto da The Lark Ascending), e il capolavoro di Alvin Ailey Revelations, tributo al patrimonio culturale afroamericano sulle note di spirituals e gospel tradizionali.
Sabato 18 novembre si vedranno in scena due ballerini di fama internazionale, Sergio Bernal, Premio Danza&Danza come miglior ballerino dell’anno 2023, e Giada Rossi, solista della Compañía Nacional de Danza, impegnati in Rodin, spettacolo firmato da Bernal stesso e da Valentino Zucchetti che rilegge tre celebri opere dello scultore francese con l’esecuzione di musiche di Maurice Ravel, Roque Baños, Jean-Baptiste Lully e Jordi Savall eseguite dal vivo dalla Orquesta Cruz Diez.
Il Balletto di Roma porta in scena il 21 novembre Giulietta e Romeo, classico titolo sulla musica di Sergej Prokof’ev, nella versione originale che Fabrizio Monteverde firmò nel 1989 per il Balletto di Toscana poi ripreso nel 2002 per la compagnia romana. Lo spettacolo, fra le produzioni di maggior successo della compagnia, con un record di 350 repliche e oltre 200.000 spettatori in Italia e nel mondo, si vedrà a Modena con due solisti di eccezione come Carola Puddu e Paolo Barbonaglia.
Il 17 gennaio la compagnia di Roberto Zappalà, premio Danza&Danza nel 2010 e nel 2015 e Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2013, presenta Cultus, ultima opera del coreografo siciliano in coproduzione con il Teatro Comunale di Modena. La nuova creazione torna, dopo Kristo, sul tema della spiritualità cristiana, questa volta grazie alle meravigliose atmosfere dell’opera The Little Match Girl Passion di David Lang, premio Pulitzer nel 2008, ispirata alla Piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen e alla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.
Fondata a New York nel 1954 da uno dei maggiori esponenti della modern dance americana, la Paul Taylor Dance Company, una delle più rinomate compagnie di danza del nostro tempo, si vedrà mercoledì 24 gennaio con tre capolavori del suo repertorio: Airs, una danza di puro lirismo sulle note di Georg Friedrich Händel; Somewhere in the Middle (in prima italiana), scritta da Amy Hall Garner su successi jazz di Count Basie, Sarah Vaughan, Duke Ellington, Wynton Marsalis e Bill Evans e Promethean Fire, su brani celebri di Johann Sebastian Bach.
Il Balletto dell’Opera di Tbilisi sotto la guida di Nina Ananiashvili, già prima ballerina del Teatro Bolshoi di Mosca, porterà a Modena il 1 febbraio Il lago dei cigni nella coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov rimessa in scena da Alexei Fadeechev. La compagnia si è esibita in tournée internazionali in Giappone, Cina, Taiwan, Israele, Egitto, Estonia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Azerbaigian, Armenia, Ecuador, Oman, Dubai, Portogallo, Scozia, Spagna e in Italia, particolarmente richiesta per il magistero accademico e l’interpretazione dei grandi classici della tradizione.
Martedì 6 febbraio (fuori abbonamento) torna il progetto della Federazione Nazionale delle Associazioni Scuole di danza “leggere per… ballare” che, con la regia di Arturo Cannistrà, vedrà i migliori allievi delle scuole di danza della città raccolti attorno a uno spettacolo dedicato alla Divina Commedia di Dante e dal titolo L’altro viaggio.
Mercoledì 20 marzo sarà la volta di KOR’SIA, collettivo di danza contemporanea con ampio spettro sulla trasversalità dei linguaggi fondato a Madrid da Antonio De Rosa e Mattia Russo, già ballerini del Teatro alla Scala e della Compagnia Nazionale di Danza di Spagna, che si è rapidamente affermato nel circuito internazionale con importanti riconoscimenti del pubblico e della critica. A Modena, dove la compagnia ha presentato Cul de Sac nel 2017, si vedrà Igra, scrittura coreografica in dialogo tra presente e passato con riferimenti a Jeux, uno dei noti ‘Balletti Russi’ firmati da Nijinsky.
Il 5 aprile la rassegna ospita la compagnia newyorkese che la coreografa Yue Yin ha fondato sviluppando un vocabolario di movimento – la FOCO Technique – nato dall’unione fra danza popolare cinese e danza contemporanea. Fra i titoli originali della compagnia, rappresentati in templi della danza americana come il Joyce Theatre o il Lincoln Center di New York, si vedranno Ripple e Through the Fracture of Lights.
Il Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto è in programma il 16 aprile con uno spettacolo che, in continuità con gli scorsi anni, presenta alcune delle commissioni artistiche che la compagnia rivolge a giovani e affermati coreografi dalla scena internazionale, in questo caso Philippe Kratz, con Alpha Grace, Diego Tortelli, con Another Story e la coppia Iratxe Ansa e Igor Bacovich con un nuovo brano creato sulla musica di Rhapsody in blue di George Gershwin.
Natalia Osipova chiuderà la rassegna il 28 maggio con Force of Nature, un gala con suggestive coreografie di danza classica e contemporanea insieme a primi ballerini del Royal Ballet e Rambert Ballet di Londra. Celebrata in tutto il mondo come una delle più grandi danzatrici della sua generazione, Natalia Osipova è stata prima ballerina del Bolshoi di Mosca e nel 2013 è diventata prima ballerina del Royal Ballet di Londra. Nel 2019 è stata protagonista del film documentario Force of Nature, uno sguardo senza precedenti sulla vita e sul lavoro di una delle più grandi artiste al mondo.